Banca estera, richiesta pagamento

Ho lavorato per 8 mesi in Repubblica Ceca, dove ho aperto un conto con Raiffeisen bank.












Ho lavorato per 8 mesi in Repubblica Ceca, dove ho aperto un conto con Raiffeisen bank. Quando sono tornato in Italia a causa di cattive informazioni fornitemi da amici sul luogo non ho chiuso questo conto che mi veniva a costare pochi euro al mese. Tornato quindi in Italia ho trasferito tutti i soldi sul mio conto corrente italiano lasciando solo pochi spicci sul conto ceco.

A causa del costo del conto sono andato in rosso e ora la banca (in realtà a febbraio 2014) mi ha mandato una lettera alla mia residenza italiana chiedendo di saldare circa 100 euro. Per chiudere il conto dovrei comunque andare fisicamente presso uno sportello in rep. ceca, cosa ovviamente assurda.

Secondo voi se continuo a non pagare c’è la possibilità di essere messi tra i cattivi pagatori e protestato? O ulteriori ingiunzioni di pagamento?

Poco probabile che possa essere richiesta l’iscrizione negli archivi dei cattivi pagatori per l’importo in rosso di un conto inattivo. L’iscrizione segue, di norma, l’omesso o insufficiente rimborso delle rate di un prestito.

Il protesto, invece, ha come presupposto l’emissione di un assegno scoperto o di una cambiale non onorata alla scadenza.

Come nella normale prassi della procedura di recupero crediti, le potrà essere notificata una comunicazione formale di messa in mora. Il che vuol dire che da quel momento il saldo negativo contabilizzato verrà gravato dagli interessi moratori.

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26 Dicembre 2014 · Piero Ciottoli