Autovelox non sottoposto a taratura – Posso vincere ricorso?

Di norma, l'autovelox deve essere sottoposto a revisione almeno una volta all'anno, poichè senza il relativo certificato la multa è nulla.












Nel luglio scorso, mi è stata fatta una multa per eccesso di velocità elevata tramite un dispositivo autovelox su una statale extraurbana. Per sicurezza, come già fatto altre volte, ho fatto un’istanza di accesso agli atti amministrativi, per verificare tutti i verbali relativi alle operazioni di taratura. Bene, è venuto fuori che lo strumento con cui mi è stata comminata la sanzione, non è mai stato sottoposto a taratura. Posso effettuare un ricorso su queste basi? Ho possibilità di vincerlo oppure perdo tempo?

Di norma, l’autovelox deve essere sottoposto a revisione almeno una volta all’anno, poichè senza il relativo certificato la multa è nulla.

Infatti, con sentenza numero 113 del 2015, la Corte costituzionale ha dichiarato costituzionalmente illegittimo, per violazione dell’articolo 3 della Costituzione, il Decreto Legislativo 285/1992, articolo 45, comma 6 (codice della strada), nella parte in cui non prevede che tutte le apparecchiature impiegate nell”accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura.

Alla stregua di tale pronuncia di incostituzionalità, dunque, deve ritenersi che l’articolo 45 C.d.S., comma 6, come integrato dalla pronuncia della Corte costituzionale, prescriva la verifica periodica della funzionalità degli autovelox e la loro taratura.

Dunque, nel ricorso avverso alla sanzione amministrativa, va sempre accertato che l’apparecchiatura utilizzata per rilevare l’infrazione stradale sia stata sottoposta alla verifica periodica di funzionalità e di taratura.

Nel suo caso, dunque, ha buone probabilità di vincere il ricorso.

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15 Settembre 2017 · Giuseppe Pennuto