Assegni emessi nonostante la revoca di sistema e reiterata iscrizione nella CAI

La revoca ad emettere assegni e la permanenza dell’iscrizione nella Centrale di Allarme Interbancaria si protrarranno per almeno altri sei mesi












Ho emesso un assegno di Poste Italiane dopo aver avuto la revoca CAI: purtroppo non ero a conoscenza di questa revoca perché nessuno mi ha spiegato il seguito dopo aver pagato in seconda battuta tramite il mio conto corrente postale. Adesso vorrei sapere. Questo assegno emesso senza autorizzazione che non è stato pagato, ma dopo due giorni ho provveduto al pagamento in contanti e mi sono fatta fare la liberatoria, può essere protestato e da dove parte il protesto da poste italiane o da chi non ha avuto il pagamento.

Si tratta di un assegno emesso senza autorizzazione: il beneficiario o Poste Italiane potranno decidere se adottare la procedura di protesto (compatibilmente con la scadenza dei termini di presentazione). Di certo, la revoca ad emettere assegni e la permanenza dell’iscrizione nella Centrale di Allarme Interbancaria si protrarranno per almeno altri sei mesi.

Seguiranno una salata sanzione amministrativa irrogata dal Prefetto e probabilmente un periodo di ulteriore revoca dalla facoltà di emettere assegni, essendo lei recidiva.

Non ultimo, Poste Italiane potrebbe decidere di chiudere il rapporto di conto corrente: in ogni caso, difficilmente le verranno consegnati nuovi carnet di moduli di assegno.

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6 Febbraio 2019 · Simonetta Folliero