DOMANDA
Nel 2014 ho cessato la mia partita iva dopo 20 anni di attività, lasciando un debito con agenzia delle entrate riscossione di 120 mila euro: non ho pagato e non ho intenzione di farlo (mi hanno ipotecato l'immobile in cui sono residente), ma adesso vorrei aprire una nuova partita iva per dedicarmi ad un attività completamente diversa (e-commerce) e so che non ci sarebbe alcun impedimento a farlo, ma mi sono imbattuto però nel provvedimento della nuova legge di bilancio 2023, quella contro le partite iva APRI-CHIUDI in cui per “determinati profili di rischio” potrebbero fare dei controlli prima dell'apertura e chiedere una fideiussione bancaria.
RISPOSTA
I criteri di valutazione del rischio di violazione delle norme tributarie da parte dei soggetti titolari di partita Iva, in base all'articolo 1, commi 148-149-150 della legge 197/2022 sono stati fissati dall'Agenzia delle Entrate con il provvedimento 156803/2023: sono rivolti soprattutto verso titolari di ditte individuali, lavoratori autonomi o rappresentanti legali di società, associazioni o enti, con o senza personalità giuridica, nei confronti dei quali, in occasione di violazioni tributarie o di omesso versamento dei tributi e contributi previdenziali dovuti, non è stato possibile, in passato, esercitare qualsiasi azione di riscossione coattiva fruttuosa.
31 Maggio 2023
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