Apertura conto corrente intestato a eredità beneficiata


Necessario che il giudice tutelare nomini curatore dell’eredità beneficiata il coerede maggiorenne per aprire un conto corrente intestato al curatore





Un anno e mezzo fa mio fratello è deceduto lasciando quali eredi i figli uno di 21 anni e l’altro di 10, per quest’ultimo la madre ne esercita la responsabilità genitoriale e non era sposata con mio fratello. Ho proceduto all’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario per entrambi, la dichiarazione di successione, e l’inventario. Tra i beni c’è un’abitazione con annessi terreni per i quali ci hanno fatto una proposta di acquisto ed è prossimo alla vendita, preciso che i beni immobili in questione sono in comproprietà tra me, mia madre ed i due ragazzi in quanto questi ultimi eredi di mio fratello. Ho già ottenuto il parere favorevole per il minore e relative autorizzazioni alla vendita per entrambi i figli. Essendo state depositate due richieste di autorizzazione alla vendita separate, in quello per il minore il Giudice della successione ha autorizzato il versamento del prezzo su conto corrente da costituirsi intestato all’eredità beneficiata e previo pagamento delle passività ereditarie, vincolato all’ordine del Giudice Tutelare per la quota spettante al minore, mentre per l’altro figlio maggiorenne, un diverso Giudice della Successione ha stabilito l’onere al ragazzo di utilizzare le somme incassate a titolo di corrispettivo per il pagamento dei debiti ereditari ponendo l’operazione sotto la responsabilità del medesimo. A questo punto come procedere per l’apertura del conto corrente intestato all’eredità beneficiata del de cuius per entrambi i figli? Se il giorno del rogito il conto non sarà stato ancora aperto è possibile versare l’intero ricavato sul conto cointestato tra me e mia madre e successivamente bonificare la quota spettante ai due ragazzi sul futuro conto dell’eredità? Scusate la lungaggine spero sia sia compreso il problema, che potrebbe essere di aiuto anche ad altri. Grazie

La soluzione prospettata dai due giudici non è praticabile (evidentemente ciascun giudice non era a conoscenza dell’esistenza di un altro coerede): deve esistere un solo conto corrente sul quale devono confluire i proventi derivanti dalla liquidazione degli immobili del de cuius e dal quale devono essere prelevati i fondi per il pagamento dei debiti ereditari.

La situazione si risolve chiedendo al giudice tutelare la nomina a curatore dell’eredità beneficiata del coerede maggiorenne: quindi basterà aprire un semplice conto corrente esclusivamente intestato al coerede maggiorenne nominato curatore dell’eredità e nella successiva comunicazione al giudice delle coordinate del conto corrente destinato a raccogliere eventuali proventi della liquidazione dei beni immobili lasciati dal defunto e a prelevare i soldi necessari a soddisfare i creditori del de cuius (non oltre l’esaurimento dei fondi disponibili in conto corrente).

In questo modo, il conto corrente svolgerà le funzioni di conto corrente riservato all’eredità beneficiata.

Naturalmente, il coerede curatore dell’eredità sarà onerato dall’obbligo di rendicontazione periodica al giudice tutelare di qualsiasi movimento effettuato sul conto corrente personale che surroga quello associato all’eredità beneficiata, con le conseguenze civile e penali che ne derivano.

Per quanto riguarda il conto corrente intestato all’eredità beneficiata, si tratta di un normale conto corrente intestato all’erede (o al suo tutore, se l’erede è minorenne) che ha accettato l’eredità con beneficio di inventario sul quale accreditare tutti ed esclusivamente i proventi generati dai beni inclusi nell’inventario (canoni di locazione di unità abitative, canoni di affitto di locali commerciali e/o industriali, interessi maturati in conto corrente, cedole obbligazionarie ed azionarie, proventi derivanti dalla liquidazione di beni immobiliari e mobiliari) con, un eventuale conto di deposito collegato sul quale depositare i titoli di credito, azionari e/o obbligazionari non ancora liquidati, lasciati in eredità dal defunto ed attribuiti all’erede che ha accettato con beneficio di inventario. In questo modo, l’erede che ha accettato con beneficio di inventario manterrà distinto il proprio patrimonio anche dai frutti dei patrimonio del defunto. L’estratto del conto corrente dell’eredità beneficiata, insieme all’inventario e agli atti che dimostrano l’avvenuta liquidazione dei beni inventariati, potranno essere opposti ai creditori qualora l’erede, che ha accettato con beneficio di inventario, voglia dimostrare l’esaurimento del patrimonio beneficiato e dei suoi eventuali frutti.

16 Novembre 2022 · Tullio Solinas


Se il post è stato interessante, condividilo con il tuo account Facebook

condividi su FB

    

Seguici su Facebook

seguici accedendo alla pagina Facebook di indebitati.it

Seguici iscrivendoti alla newsletter

iscriviti alla newsletter del sito indebitati.it




Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!




Cosa stai leggendo - Consulenza gratuita

Stai leggendo Forum – Famiglia lavoro pensioni • DSU ISEE ISEEU • nucleo familiare famiglia anagrafica e sostegno al reddito • successione eredità e donazioni » Apertura conto corrente intestato a eredità beneficiata. Richiedi una consulenza gratuita sugli argomenti trattati nel topic seguendo le istruzioni riportate qui.

.