Nel 2011 ho aperto una ditta che ho chiuso a marzo del 2012 e, viste le difficoltà economiche, ho contratto debiti con l’Agenzia delle Entrate (IRAP, IRPEF e I.V.A). Mi sono trasferito in Brasile senza poter pagare questi debiti. Qui sono proprietario cointestato di una casa e una macchina. Inizialmente non mi sono iscritto all’AIRE, ma nel 2019 sono stata costretto a farlo per poter rinnovare i documenti italiani. Recentemente mi è arrivata qui in Brasile una cartella esattoriale comunicandomi che la cartella era stata notificata nel dicembre del 2016 (io non ne avevo avuto notizia in quanto non ero reperibile in Italia) e invitandomi a effettuare il pagamento del debito entro 5 giorni, circa 60.000 euro, onde evitare esecuzione forzata.
Al momento non sono in condizioni di effettuare questo pagamento. Vorrei sapere se l’Agenzia delle Entrate ha i mezzi per pignorare i miei beni, conto bancario, casa, macchina qui in Brasile e, considerando che la ditta è stata chiusa a inizio 2012 e la notifica è stata effettuata a fine 2016, se non ci fossero gli estremi per la prescrizione. La ringrazio
Il Brasile non risulta incluso nell’elenco dei paesi esteri con i quali vigono specifici accordi per l’assistenza all’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER, ex Equitalia) italiana nel recupero dei crediti esattoriali insoddisfatti: sull’eventuale intervenuta prescrizione del debito esattoriale dopo la notifica risalente al 2016 è impossibile pronunciarsi considerando che alcune comunicazioni interruttive dei termini di prescrizione potrebbero risultare correttamente notificate per compiuta giacenza in occasione di una temporanea reperibilità del debitore destinatario e che il cittadino italiano residente all’estero ha l’obbligo di tempestiva iscrizione all’AIRE (anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero.
In ogni caso, tuttavia, per debiti esattoriali sull’unica casa di proprietà, in cui il debitore risiede, può essere iscritta ipoteca, ma non può essere avviata un’azione esecutiva di espropriazione che, qualora, per assurdo (pura ipotesi teorica), fosse ammissibile, risulterebbe anche piuttosto problematica, attesa la comproprietà dell’immobile con un soggetto non debitore della Pubblica Amministrazione italiana i cui crediti esattoriali insoddisfatti sono affidati, per la riscossione forzata, ad Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER, ex Equitalia).
In conclusione, possiamo dire che assai difficilmente il debito esistente potrà essere escusso da AdER.
17 Novembre 2023 · Paolo Rastelli
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