Affitti non pagati e recupero crediti












Salve, spero possiate darmi un consiglio: sono rimasta indietro con gli affitti di casa, ma pronta a rientrare nel giro di poco, con (credevo) accordo fatto telefonicamente con il proprietario dei muri. Dopo due giorni arriva in negozio uno che dice di essere un inviato del tribunale (davanti a testimone seduto li a mangiare) e dice che è li per un piano di rientro per lo scoperto degli affitti. Ovviamente rimango malissimo perchè credevo di essere d’accordo già con chi di dovere. Il giorno dopo ricevo la visita, sempre in negozio della moglie del proprietario che dice di non sapere niente del recupero crediti, scaricando il barile alla commercialista… Mentre parlavamo, la signora ha detto che hanno chiesto informazioni al proprietario dei muri del negozio (loro cugino) chiedendo se siamo puntuali nel pagamento dell affitto (lo siamo), dicendo che con lui siamo indietro di diversi mesi. Da parte della commercialista c’è stata violazione della privacy per aver divulgato all’agenzia recupero i ns dati? La stessa cosa potrebbe valere per il proprietario e la moglie che hanno divulgato al cugino che gli dobbiamo dei soldi, creandoci anche un danno di immagine? (il proprietario del negozio quando è venuto a ritirare l’affitto, ha subito fatto presente di essere al corrente di questa situazione). grazie

Evidentemente, quando è rimasta indietro con il canone di affitto, il proprietario ha incaricato il commercialista di attivare una società di recupero crediti trasmettendo, necessariamente, i suoi dati.

Le amnesie successive sono frutto di atteggiamenti di circostanza. Del resto, l’accordo sul piano di rientro è avvenuto solo verbalmente via telefono e dunque manca la documentazione probante che l’agenzia di recupero crediti sia stata attivata quando lei non poteva più essere considerata debitrice insolvente.

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3 Aprile 2014 · Marzia Ciunfrini