Addio all’obbligo dell’esposizione del prezzo medio dei carburanti


Stop ai cartelli con il prezzo medio di benzina e diesel nei distributori: il decreto che prevede l’obbligo di esporli è stato dichiarato illegittimo.





In merito all’ormai insostenibile caro carburanti, con il prezzo della benzina e del gasolio ormai alle stelle, ho sentito dire che si stanno cercando di eliminare anche i piccoli passi avanti fatte nelle ultime settimane, come ad esempio l’obbligo dell’esposizione del prezzo medio dei carburanti alle pompe di benzina.

E’ vero?

Stop ai cartelli con il prezzo medio di benzina e diesel nei distributori: il decreto che prevede l’obbligo di esporli è stato dichiarato illegittimo ed a stabilirlo è stato il Tar del Lazio che ha acccolto il ricorso di Fegica (Federazione Gestori Impianti Carburanti e Affini) e Figisc (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali).

Approvato lo scorso 31 marzo ma entrato in vigore ad agosto 2023, il decreto, fortemente voluto dal ministro per le Imprese e il made in Italy ha stabilito le modalità dell’obbligo di comunicazione da parte degli esercenti dei prezzi del carubrante.

Il Mimit ha dato mandato all’Avvocatura dello Stato di proporre immediato appello al Consiglio di Stato con richiesta di sospensione degli effetti della sentenza del Tar del Lazio.

L’annullamento del decreto è stato deciso in assenza della prevista e preventiva comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri e del parere del Consiglio di Stato.

La decisione del Tar si limita ad affrontare questioni procedurali e non pone in dubbio la sussistenza dell’obbligo previsto dalla legge in ordine all’esposizione del cartello, sottolinea il ministero, aggiungendo che la norma ha ampiamente dimostrato la sua efficacia, nonostante le turbolenze geopolitiche, come dimostrato dalla continua e progressiva discesa dei prezzi che si protrae da oltre un mese”

La norma sui cartelli, duramente contestata dai gestori, è entrata in vigore il 1 agosto. Si tratta di un provvedimento deciso nel pieno delle polemiche per l’aumento del costo della benzina salito sopra i due euro anche anche per effetto della decisione del governo di un rinnovare il taglio delle accise.

Ci sono voluti più di sei mesi perché venisse attuata.

Prevedeva l’obbligo di esporre oltre ai prezzi praticati dal gestore i prezzi medi regionali.

Si tratta in particolare del prezzo medio self-service per benzina e gasolio, e del prezzo medio servito per metano e gpl.

In autostrada, invece, i cartelli indicano il prezzo medio per la rete autostradale (uguale in tutte le Regioni).

La norma prevede anche sanzioni da 200 a 2.000 euro, a seconda del fatturato, e la sospensione dell’attività dopo 4 violazioni.

12 Novembre 2023 · Andrea Ricciardi


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