Agevolazioni fiscali acquisto condizionatori per affrontare i mesi di calura estiva

Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie e per il risparmio energetico












Con l’arrivo dei mesi estivi, vorrei sostituire due condizionatori che ho in casa, ma non ho intenzione di fare lavori di ristrutturazione o di riqualificazione energetica. E’ possibile ottenere delle agevolazioni fiscali per l’acquisto di due nuovi apparati di climatizzazione senza troppe complicazioni?

Per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti ad alta efficienza dotati di pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, è prevista una detrazione del 65% (ripartita in dieci annualità) sulla spesa sostenuta.

E’ chiaro che il vecchio impianto da sostituire deve essere, come il nuovo, almeno a pompa di calore (cioè deve poter funzionare anche da riscaldamento invernale).

Inoltre, per fruire della detrazione, occorre che i due nuovi dispositivi di condizionamento del clima domestico siano ibridi, cioè sempre a pompa di calore, ma quest’ultima deve risultare integrata con caldaia a condensazione (il calore, in pratica, deve essere poter fornito sia da energia elettrica, attraverso la pompa di calore sia da metano o da altre fonti rinnovabili), e siano classificati ad alta efficienza energetica (almeno in classe A).

Ma, purtroppo, non basta: bisogna pagare l’impianto con bonifico parlante (in pratica, ci deve essere il codice fiscale dell’acquirente, la partita Iva del venditore e il riferimento esplicito all’agevolazione: decreto legge 63/2013 articolo 14).

L’attestato di prestazione energetica (APE) non è richiesto per l’intervento di sostituzione, ma entro 90 giorni dall’intervento di efficientamento energetico bisogna comunque inviare all’Enea la scheda informativa relativa agli interventi realizzati (basta indicare marca e modello dei vecchi e nuovi apparati) che dimostri che si tratta di una sostituzione e che rispetto al vecchio impianto c’è stato un aumento di efficienza energetica dell’impianto.

Come si può arguire la strada della detrazione fiscale è lunga e tortuosa, disseminata di opacità e cavilli che costringono quasi sempre il contribuente in buona fede ad abbandonarla.

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7 Aprile 2019 · Giorgio Valli