Possibilità di accordo transattivo a saldo stralcio con Banca IFIS


L'accoglimento di un accordo a saldo stralcio dipende dalla valutazione della parte creditrice circa la possibilità di escutere il credito vantato

Ho un vecchio debito acquistato da qualche mese da Banca IFIS da un altra società di recupero crediti, il debito originario ammonta a 14000 euro ma con gli interessi da 8 anni a questa parte ed acquisto e cessione da una società ad un’altra, adesso il debito ammonta a 22000 euro: volevo sapere se c’è la possibilità di azzerare gli interessi degli ultimi 8 anni, cioè portare la cifra da 22 mila a 14 mila euro e se fatto questo ci fosse la possibilità di una proposta transattiva a saldo e stralcio.

La trattativa con il creditore, finalizzata ad ottenere un accordo transattivo a saldo stralcio di rimborso del dovuto, magari dilazionato nel tempo con rate sostenibili, potrebbe consentire al debitore, per assurdo, di portare a casa anche l’azzeramento dell’intero debito: tutto dipende dalla valutazione della controparte creditrice in merito alla possibilità di escutere il credito vantato.

Per esempio, se il debitore fosse un accertato nullatenente, privo di reddito e di patrimonio, allora Banca IFIS potrebbe accontentarsi anche di 100 euro simboliche, in rate da 10 euro al mese, dal momento che con le procedure di riscossione coattiva dovrebbe, verosimilmente, anticipare altre soldi per spese legali, senza riuscire ugualmente a cavare un ragno dal buco. A meno di non voler sperare in future vincite del debitore al gratta e vinci oppure ad eredità pervenutegli dal classico zio d’America.

Ma se, per ipotesi, il debitore inadempiente risultasse essere un proprietario di immobile e/o un percipiente reddito, difficilmente Banca IFIS accetterebbe una eccessiva penalizzazione dell’importo debente (comprensivo degli interessi), considerando che, con una appropriata ed incisiva azione esecutiva di espropriazione immobiliare e/o di pignoramento del debitore presso il datore di lavoro, riuscirebbe, molto probabilmente, a recuperare buona parte del credito azionato, anche se differito nel tempo.

Quindi, tutto dipende dalla situazione economico patrimoniale del debitore, aspetto su cui il nostro lettore tace completamente: ma conoscendo le politiche di due diligence (in pratica, i criteri con cui vengono scelti i crediti da acquistare) attuate da Banca IFIS, si potrebbe senz’altro scommettere sul fatto che il debitore sia titolare, come minimo, di un reddito da lavoro dipendente, da sottoporre, tranquillamente, a trattenuta mensile.

5 Giugno 2022 · Chiara Nicolai

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