Il fratello pretermesso (cioè escluso dal partecipare alla successione ereditaria), e debitore esattoriale, qualora non riuscisse a dimostrare la falsità del testamento avrà diritto, comunque, ad 1/3 dell’eredità lasciata dal genitore: qualora, invece, riuscisse a far annullare il testamento, avrebbe diritto alla metà dei beni lasciati dal genitore.
E’ anche vero che in caso di accoglimento delle richiesta del fratello pretermesso (nulla è sicuro a questo mondo, ma è presumibile assegnargli il 99,9% delle chances di successo), l’eredità verrebbe acquisita, quasi sicuramente, fino a capienza del credito insoddisfatto, dall’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER, ex Equitalia), soprattutto a seguito della probabile segnalazione del fratello che si è visto ridurre la quota ereditaria.
Fatte queste premesse, è evidente che convenga a tutti raggiungere un accordo per quanto possa sembrare insoddisfacente a ciascuno dei due.
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9 Giugno 2023 · Marzia Ciunfrini