Dodici mesi di sospensione mutuo per licenziati, cassaintegrati e quanti abbiano i requisiti per il bonus famiglie

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Per ''almeno 12 mesi'' e' sospeso il pagamento della rata del mutuo a chi, in seguito alla crisi economica, va in cassa integrazione o perde il lavoro. E' quanto dispone l'accordo quadro tra il Ministero dell'Economia e l'Abi per l'attivazione dei cosiddetti 'Tremonti bond'.

Il protocollo, sottoscritto oggi dal ministro dell'economia, Giulio Tremonti, e dal presidente dell'Abi, Corrado Faissola, stabilisce precisi impegni per le banche che decidono di utilizzare le obbligazioni sottoscritte dal Tesoro per migliorare la patrimonializzazione e non restringere il credito alle famiglie e alle imprese e  rappresenta l'ultima pietra dell'edificio dei Tremonti- bond.

Un'azione «dopo la quale - come ha detto il presidente dell'Abi, Corrado Faissola - le banche per la loro struttura non potranno esimersi dal dare credito usando la scusante del patrimonio non sufficiente». Naturalmente, ha aggiunto il presidente dell'Associazione dei banchieri, resta valido il criterio-base dell'attività creditizia e cioè che «i finanziamenti saranno comunque concessi alle imprese sulla base della domanda e secondo la normale analisi relativa al merito di credito».

Concretamente, la convenzione siglata definisce in primis la cornice degli impegni obbligatori per le banche che emetteranno i nuovi strumenti ibridi, sottoscritti dal Tesoro, allo scopo di rafforzare la loro struttura patrimoniale. Ma funziona anche da schema di riferimento per l'intero sistema e stabilisce un orientamento in materia di concessione dei crediti alle piccole e medie imprese.

Le banche si impegnano infatti «a mettere a disposizione delle pmi per il prossimo triennio risorse finanziarie non in decremento, anche ai fini della ristrutturazione del debito, rispetto a quanto mediamente registrato nell'ultimo biennio».

Ma c'è anche l'impegno delle aziende di credito a fornire un contributo, pari all'1,5% degli strumenti finanziari emessi dalla banca, per la dotazione del nuovo Fondo di garanzia per i finanziamenti erogati alle pmi.

Verso le famiglie, le banche emittenti Tremonti- bond dovranno prevedere la sospensione per almeno 12 mesi del pagamento delle rate senza oneri finanziari e con traslazione del periodo di rimborso, nei casi in cui il sottoscrittore del mutuo per l'acquisto della abitazione principale o un componente del nucleo familiare convivente abbia usufruito, dalla data di sottoscrizione del protocollo d'intenti e fino al 31 dicembre 2011, di interventi di cassa integrazione oppure abbia perso l'occupazione.

Infine, nel capitolo degli impegni etici della banca, il protocollo richiama le recenti istruzioni di Vigilanza della Banca d'Italia sulle remunerazioni e le stock option di vertici e operatori di mercato delle banche; si prevede poi che gli istituti che faranno ricorso ai nuovi bond si dotino di un Comitato per le remunerazioni (ove non sia già presente) «composto in maggioranza da soggetti indipendenti» a condizione che questo sia richiesto dalle dimensioni e dalla complessità della banca.

Concludendo e per quel che riguarda noi poveri mortali, ovvero  lavoratori  e famiglie in difficoltà quotidiana  che rischiano di subire eccessivamente le incertezze della congiuntura economica e i riflessi della crisi finanziaria, le banche si impegnano a prevedere nei casi in cui:

  1. il sottoscrittore del mutuo per l'acquisto dell'abitazione principale, o un componente del nucleo familiare convivente, abbia usufruito di interventi di sostegno al reddito per la sospensione dal lavoro,
  2. ovvero abbia subito la perdita della propria occupazione da lavoro dipendente;
  3. ovvero abbia i requisiti per l'assegnazione della somma una tantum di cui all'articolo 19, comma 2, decreto legge numero 185/08 (bonus famiglie);

la sospensione, per almeno 12 mesi, del pagamento delle rate senza oneri finanziari per il cliente e con conseguente traslazione del periodo di rimborso. La sospensione termina anticipatamente nel caso in cui il lavoratore venga reintegrate o trovi una nuova occupazione".

Per i lavoratori coinvolti in processi di ristrutturazione, riorganizzazione o chiusura delle aziende per i quali e previsto l'utilizzo della Cassa Integrazione Straordinaria o in deroga, infine, le banche si impegnano a favorire accordi che permettano alla clientela di accedere all'anticipo delle quote di cassa integrazione straordinaria o in deroga attraverso i loro sportelli almeno fino al 31 dicembre 2011.

25 Marzo 2009 · Piero Ciottoli





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