Decreto Anticrisi articolo 32 – Adesso la casa va all’asta anche per un debito di 5000 euro

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Un debito di 5mila euro e la casa pignorata: non sarebbe un'ipotesi, ma un rischio reale secondo quanto denuncia il Codacons. In base al decreto anti-crisi, chi è indebitato per questa cifra correrebbe il pericolo di vedersi pignorare la casa e di esserne espropriato, senza una preventiva iscrizione di ipoteca. In pratica la "misura" massima del debito viene raggiunta quando il credito arriva al 5% del valore dell'immobile.

Insomma, si rischierebbe di vedersi pignorare la casa con debiti di 5mila euro o poco più, anche quando il credito da riscuotere non supera il 5% del valore dell'immobile da vendere all'asta.

Sarebbe questo il pericolo dei cittadini alle prese con il fisco dopo le novità introdotte dal decreto anticrisi.

L'allarme è stato lanciato dal Codacons, che denuncia come, in un articolo del decreto legge (l'articolo 32), si riduce infatti da 8mila a 5mila euro il limite di importo al di sotto del quale l'agente di riscossione non può procedere all’espropriazione immobiliare, "consentendo di avviare direttamente l’espropriazione (senza preventiva iscrizione di ipoteca) anche quando il credito da riscuotere non supera il 5% del valore dell'immobile da vendere all'asta".

Secondo l'associazione dei consumatori il governo aiuta così anche le "cartelle pazze", cioè errate. "La situazione appare ancora più allarmante se si pensa al fenomeno delle cartelle pazze, che sta imperversando in tutta Italia e che così rischia di determinare espropri per debiti inesistenti o sbagliati", afferma il Codacons, ricordando che proprio per le "cartelle pazze" (riguardanti violazioni già prescritte o annullate dai giudici di pace) il direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera ed Equitalia sono al centro di un'interrogazione parlamentare dei senatori dell'Italia dei valori Elio Lannutti e Felice Belisario.

3 Febbraio 2009 · Loredana Pavolini