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I debiti in italia non si pagano più » Crescono mutui rate e bollette insoluti

I debiti in italia non si pagano più » Crescono mutui rate e bollette insoluti

Mutui, bollette e rate condominiali: nel nostro paese si pagano sempre meno. Nel corso del 2012, non sono stati versati 34 miliardi di debiti. Ormai è chiaro che i figli non potranno più mantenere il tenore di vita dei propri genitori.

I debiti in italia non si pagano più » La storia

Per tirare avanti Sara fa il doppio lavoro.

Di giorno colf in una famiglia, mentre di sera lavora per un'impresa di pulizie con contratto co.

co.co.

Due lavori per due grossi problemi: un debito cospicuo con il vecchio padrone di casa e una carta revolving, quelle che permettono di comprare subito per poi pagare in scomode rate, con un tasso di interesse che ti strozza.

Tre figli piccoli, 40 anni e un marito in cassa integrazione, Sara non ne può più.
Ora deve mangiare alla Caritas.

È una delle tante, e sempre più, persone in difficoltà che ogni mese si rivolgono agli sportelli romani dell'organizzazione.

Grazie ad un prestito agevolato è riuscita a chiudere quella trappola chiamata revolving, con l'impegno di pagare di suo il debito con il padrone di casa.

Per questo continua a fare il doppio lavoro, continua a spezzarsi la schiena 14 ore al giorno, continua a vedere i figli solo la domenica quando va bene. Eppure è una donna fortunata.

I debiti in italia non si pagano più » I numeri

Nel 2012 gli italiani hanno lasciato in sospeso debiti per 34 miliardi di euro.

Una media di 566 euro a testa, neonati compresi che ormai nascono già con la cambiale vicina al biberon.

E una crescita galoppante che nemmeno il Pil cinese dei bei tempi: più 11% rispetto al 2011, più 48% rispetto a due anni prima.

I numeri arrivano da chi il problema lo conosce bene: l'Unirec, l'associazione che riunisce le società di recupero crediti.

Uno dei pochi business in espansione, con un aumento della aziende che operano nel settore.

Ma anche il loro lavoro si è fatto più difficile. Perché aumentano i debiti lasciati in sospeso, ma diminuisce la fetta di quelli che riescono a recuperare: siamo scesi al 21,5% contro il 24,1% dell'anno precedente.

Non si paga subito e non si paga nemmeno dopo, quando a casa bussa l'esattore che pure sa essere molto convincente.

C'è la crisi, la gente perde il lavoro, va in cassa integrazione.

Anche chi il lavoro ce l'ha guadagna meno di prima.

E nel cassetto del comò di casa Italia si accumula di tutto: bollette, rate della macchina, cedolini per l'affitto o il condominio.

Nel 2012 gli sfratti per morosità (quelli che non pagano l'affitto) sono stati 60.244, contro i 52.291 del 2008. Anche per i mutui le cose vanno peggio.

Il tasso di default, almeno sei rate di ritardo, è arrivato nel marzo 2013 al 2% contro l'1,6% di un anno prima.

I debiti in italia non si pagano più » Chi non può e chi non vuole

Ma se molti non pagano perché non ce la fanno, altri non pagano perché non vogliono, perché sono abituati così, perché tanto siamo in Italia.

Difficile spiegare altrimenti certi numeri.

Sugli autobus un viaggiatore su cinque fa il «portoghese», dicono le stime delle aziende di trasporto.

Tre milioni di auto, il 7% del totale, vanno in giro senza l'assicurazione e le tariffe più alte d'Europa, che devono scendere, non possono essere una giustificazione.

Altri due milioni di macchine non pagano il bollo, mentre a Roma è risalita l'evasione da parcheggio a pagamento: siamo al 12,4%, due punti in più di prima della crisi.

E poi ancora ci sono le vecchie multe non pagate per un totale di un miliardo e mezzo di euro, quell'italiano su quattro che non versa il canone Rai, il 4,3% che non paga l'acqua e l'1,2% che non paga la luce.

Oppure che la paga con il trucco, come le calamite che rallentano il contatore e che, per non dare sospetti, hanno sopra pure una bella immagine di Padre Pio.

Che cosa sta succedendo?

30 Settembre 2013 · Patrizio Oliva