Crisi finanziaria mutui subprime: il peggio deve ancora venire

MILANO - «Le banche europee hanno sofferenze non dichiarate sui mutui subprime per 340 miliardi di euro». Lo ha detto Carlo De Benedetti nel corso dell'assemblea di M&C, la società di investimenti di cui l'ingegnere di Ivrea è presidente del consiglio di sorveglianza. De Benedetti ha spiegato di aver ottenuto questa stima da «una fonte autorevole di cui non posso fare il nome per motivi di riservatezza».

DA AGOSTO IL MONDO E' CAMBIATO - De Benedetti ha aggiunto che «il peggio deve ancora venire».

Il mondo, ha proseguito, è «cambiato da agosto di quest'anno a oggi, negli ultimi dieci anni c'è stato un eccesso di liquidità, oggi c'è una deflazione creditizia, non ci sono più soldi e la liquidità è un concetto virtuale, quando la macchina non gira, la liquidità si spegne». Secondo De Benedetti «le banche non danno più un euro a nessuno e non se lo prestano tra di loro, perché hanno diffidenza l'una dell'altra non sapendo che cos'hanno realmente in portafoglio». L'ingegnere, inoltre, ritiene che «entro il 31 dicembre non dovremo stupirci se anche solo per un giorno il tasso interbancario sarà del 10%, già oggi è superiore all'Euribor».

I RITARDI DELLE BANCHE CENTRALI - Quanto alla Federale Reserve, alla Bce e alle altre banche centrali, De Benedetti si è detto convinto del fatto che «hanno agito con ritardo, dovevano immettere liquidità sul mercato con maggior rapidità». E che «il problema è stato sottovalutato. In America, secondo De Benedetti, la reale esposizione del sistema bancario è ben superiore ai 30 miliardi indicati dal governatore della Fed, Ban Bernanke: «Possiamo aggiungere uno zero», ha detto. Trecento miliardi, dunque, di sofferenze non dichiarate negli Stati Uniti. Ma per una volta l'Europa non è da meno, visto che il maggior azionista del gruppo L'Espresso ha indicati addirittura in 340 miliardi l'esposizione totale degli istituti del Vecchio continente.

18 Dicembre 2007 · Patrizio Oliva





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