Mutuo: alternative e risparmi » Tutto sul cohousing

Oggi scopriamo un'altra valida alternativa al mutuo: il cohousing. Con il termine cohousing si definiscono degli insediamenti abitativi composti da alloggi privati corredati da ampi spazi, che possono essere coperti e scoperti, destinati all'uso comune e alla condivisione tra persone, i cohousers, appunto.

Tra i servizi collettivi vi possono essere ampie cucine, lavanderie, spazi per gli ospiti, laboratori per il fai da te, spazi gioco per i bambini, palestra, piscina, internet cafè, biblioteca e altro.

Le abitazioni private sono di solito di dimensioni più limitate rispetto alla media delle normali abitazioni (più piccole dal 5 al 15%).

I motivi sono facili da comprendere: è necessario contenere i costi complessivi dell'intervento, poiché a carico di ciascun proprietario vi è anche una quota-parte della spesa per la realizzazione degli spazi collettivi, e cercare di favorire in questo modo un più intenso utilizzo delle aree comuni

Di solito un progetto di cohousing comprende dalle 20 alle 40 famiglie che convivono come una comunità di vicinato e gestiscono gli spazi comuni in modo collettivo ottenendo in questo modo risparmi economici sul mutuo e benefici di natura ecologica e sociale.

Il cohousing, oggi, si sta affermando come strategia di sostenibilità: se da un lato, infatti, la progettazione partecipata e la condivisione di spazi, attrezzature e risorse agevola la socializzazione e la mutualità tra gli individui, dall'altro favorisce il risparmio energetico e diminuisce l'impatto ambientale della comunità.

Anche se sembra molto innovativo, questo fenonomento, in realtà tanto nuovo non è: il cohousing nasce infatti negli anni 60 in Danimarca e fino agli anni 80 si è diffuso principalmente in Nord Europa.

Dopo essere entrato in voga negli Stati Uniti, solo nell'ultimo decennio anche in Italia si sono realizzati i primi progetti di questo tipo e in particolar modo ultimamente.

Ma vediamo di vederci più chiaro. In parole povere si tratta di destinare una parte degli spazi abitativi alla condivisione con il vicinato.

Come accennato, cucine, salotti, laboratori, aree giochi per bambini, lavanderie, invece che essere ad uso esclusivo del proprietario dell'appartamento, diventato sono condivise: sono quindi gestite anche dal punto di vista economico, da più famiglie.

Il mutuo, in pratica, è condiviso da tutti: notevole, quindi, il risparmio!

5 Maggio 2014 · Gennaro Andele