evasione ed elusione fiscale e contributiva - reati tributari ed abuso del diritto


Per il fisco è reato compensare un credito inesistente o un credito non spettante

11 Settembre 2015 - Giorgio Valli


Le norme tributarie (articolo 10 quater del D.Lgs. 74/2000) puniscono la condotta di chi utilizzi in compensazione nelle dichiarazioni di imposta, crediti non spettanti ovvero inesistenti, per un ammontare superiore, per ogni periodo di imposta, ad Euro 50 mila. Va tuttavia precisato che, mentre il concetto di credito inesistente è di facile ed intuibile identificazione (essendo chiaramente tale il credito del quale non sussistono gli elementi costitutivi e giustificativi), la nozione di credito non spettante consiste nel portare, eventualmente, in detrazione un credito tributario, pur astrattamente esistente ma ancora pendente. Deve ritenersi pertanto, concordemente con quanto già affermato in giurisprudenza, che sia credito tributario non spettante quel credito che pur certo nella sua esistenza ed ammontare sia, per qualsiasi ragione normativa, ancora non utilizzabile in operazioni di compensazione nei rapporti fra il contribuente e l'Erario. La legge 388/2000 stabilisce un tetto oltre il quale il credito non può essere compensato: [ ... leggi tutto » ]


Donazione dopo l’accertamento fiscale – può integrare il reato di sottrazione fraudolenta

10 Settembre 2015 - Roberto Petrella


Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni chiunque, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi o sul valore aggiunto ovvero di interessi o sanzioni amministrative relativi a dette imposte di ammontare complessivo superiore a circa 51 mila euro, aliena simulatamente o compie altri atti fraudolenti sui propri o su altrui beni idonei a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva. Per la configurabilità del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte sono necessari lo scopo di sottrarsi al pagamento del proprio debito tributario e una condotta fraudolenta atta a vanificare l'esito dell'esecuzione tributaria coattiva. La condotta penalmente rilevante può essere costituita da qualsiasi atto o fatto fraudolento intenzionalmente volto a ridurre la capacità patrimoniale del contribuente stesso e a vanificare in tutto od in parte, o comunque rendere più [ ... leggi tutto » ]


Contributi previdenziali e sanzioni civili sono crediti funzionalmente connessi anche per quel che riguarda i termini di decadenza e prescrizione

10 Settembre 2015 - Tullio Solinas


Per le violazioni consistenti nell'omissione totale o parziale del versamento di contributi previdenziali e premi assicurativi obbligatori, l'ordinanza ingiunzione è emessa dagli enti ed istituti gestori delle forme di previdenza ed assistenza obbligatorie (INPS ed INAIL fra gli altri), che con lo stesso provvedimento ingiungono ai debitori anche il pagamento dei contributi e dei premi non versati e delle somme aggiuntive previste dalle leggi vigenti a titolo di sanzione civile. Dunque, le sanzioni civili sono proprio le somme dovute nel caso di mancato o ritardato pagamento di contributi e premi assicurativi obbligatori: vengono applicate automaticamente e consistono in un importo predeterminato per legge il cui relativo credito sorge alla scadenza del termine legale per il pagamento del debito contributivo, in relazione al periodo di contribuzione, o del premio assicurativo. Vi è, quindi, tra la sanzione civile e l'omissione contributiva, cui la sanzione civile inerisce, un vincolo di dipendenza funzionale che, [ ... leggi tutto » ]


Sanzioni civili connesse ad omissione ed evasione contributiva – differenze

27 Agosto 2015 - Giorgio Valli


La normativa vigente (legge 388/00) prevede che i soggetti che non provvedono entro il termine stabilito al pagamento dei contributi o premi dovuti alle gestioni previdenziali ed assistenziali, ovvero vi provvedono in misura inferiore a quella dovuta, sono tenuti, nel caso di mancato o ritardato pagamento di contributi o premi (omissione contributiva), il cui ammontare è rilevabile dalle denunce e/o registrazioni obbligatorie, al pagamento di una sanzione civile, in ragione d'anno, pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti; la sanzione civile non può essere superiore al 40 per cento dell'importo dei contributi o premi non corrisposti entro la scadenza di legge. Quando si tratti, invece, di evasione contributiva connessa a registrazioni o denunce obbligatorie omesse o non conformi al vero, cioè nel caso in cui il datore di lavoro, con l'intenzione specifica di non versare i contributi o premi, occulta rapporti di lavoro in essere ovvero le [ ... leggi tutto » ]


La procedura di collaborazione volontaria con il fisco – voluntary disclosure in pillole

26 Agosto 2015 - Lilla De Angelis


La procedura di collaborazione volontaria (Voluntary Disclosure) è finalizzata a fornire al contribuente uno strumento che gli consenta di definire la propria posizione fiscale pregressa. La collaborazione volontaria con il fisco riguarda fra l'altro, ed in particolare, le procedure che il contribuente italiano deve attivare per consentire l'emersione e rientro di capitali detenuti all'estero (in paesi inclusi nella c.d. black list) con una sensibile riduzione delle sanzioni previste. I paesi, a cui ci si riferisce, definendoli inclusi in black list, sono quelli esteri diversi dagli Stati membri dell'Unione europea, da quelli aderenti all'accordo sullo Spazio economico europeo, da quelli, anche extra europei, che non hanno sottoscritto un trattato bilaterale relativo allo scambio di informazioni contro le doppie imposizioni e l'evasione fiscale. Al fine di consentire all'Amministrazione di controllare la veridicità delle informazioni indicate nella dichiarazione dei redditi per i periodi d'imposta successivi a quello di adesione alla collaborazione volontaria, il [ ... leggi tutto » ]