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Se il debitore è in possesso delle cambiali originali il credito è estinto

4 Febbraio 2016 - Stefano Iambrenghi


Il possesso da parte del debitore del titolo originale del credito (nello specifico tre cambiali) costituisce fonte di una presunzione legale di pagamento, superabile con la prova contraria di cui deve onerarsi il creditore che sia interessato a dimostrare che il pagamento non è avvenuto e che il possesso del titolo è dovuto ad altra causa, come risulta implicitamente confermato dalla normativa vigente, secondo la quale il trattario che paga la cambiale ha diritto alla sua riconsegna con quietanza al portatore. Una volta ritenuta provato dal debitore il pagamento dell'importo con riferimento ad un determinato credito, grava sul creditore l'onere di provare che quel pagamento doveva imputarsi a una diversa posizione. In altre parole, il creditore che agisce per il pagamento di un suo credito è tenuto unicamente a fornire la prova del rapporto o del titolo dal quale deriva il suo diritto e non anche a provare il mancato [ ... leggi tutto » ]


Cambiale in scadenza – luogo di pagamento avviso e protesto

4 Ottobre 2015 - Simonetta Folliero


Il debitore deve sempre indicare il luogo di pagamento della cambiale in scadenza: sia esso il proprio domicilio o una filiale di banca domiciliataria. Di norma, il debitore emette una cambiale indicando contestualmente, come domiciliataria, una specifica filiale di una banca che indicheremo con D (luogo di pagamento). Questo vuol dire che, alla scadenza, la cambiale dovrà essere presentata per il pagamento esclusivamente a quella filiale D. Supponiamo che il portatore legittimato all'incasso (beneficiario o giratario della cambiale) presenti, alla scadenza, il titolo presso uno filiale di banca C, con la quale intrattiene un rapporto di conto corrente e che svolge servizio di cassa cambiali. La filiale C una volta ricevuto per l'incasso il titolo dal creditore, deve trasmettere l'effetto in scadenza alla filiale domiciliataria D. La filiale D invia al debitore un avviso, qualora nel conto corrente non sia disponibile un importo sufficiente a coprire il pagamento della cambiale. [ ... leggi tutto » ]


Opposizione a decreto ingiuntivo – al debitore l’onere di provare che il pagamento effettuato con assegni sia da imputare al credito azionato

23 Settembre 2015 - Lilla De Angelis


Supponiamo che il debitore destinatario di decreto ingiuntivo eccepisca, in sede di opposizione, il pagamento del debito, dimostrando di aver già corrisposto al creditore una somma idonea alla sua estinzione ed il creditore controdeduca che l'eseguito pagamento è da imputare ad un debito diverso da quello dedotto in giudizio. In questo caso, il creditore ha l'onere di provare l'esistenza di tale altro suo credito. Infatti, a fronte della comprovata esistenza di un pagamento avente efficacia estintiva, ossia puntualmente eseguito dal debitore con riferimento ad un determinato credito, l'onere alla prova viene nuovamente a gravare sul creditore il quale controdeduca che il pagamento debba imputarsi ad un credito diverso. Dunque, se l'onere della prova in capo al creditore in ordine alla dedotta diversa imputazione di pagamento sorge soltanto in caso di pagamento avente efficacia estintiva, ne consegue che ciò non si verifica quando il pagamento venga eccepito mediante la produzione di [ ... leggi tutto » ]


Anticipazione bancaria – la revoca dell’affidamento comporta l’immediato pagamento delle somme anticipate

26 Novembre 2014 - Simonetta Folliero


Le anticipazioni della banca effettuate su cambiali o fatture intestate al cliente, entro i limiti dell'affidamento concesso, comportano l'insorgere di un credito del cliente nei confronti della banca che non è condizionato al mancato pagamento da parte dei terzi debitori degli importi anticipati. La provvista posta a disposizione del cliente finanziato viene infatti da questi immediatamente utilizzata. Dalla successiva riscossione delle somme portate dalle cambiali, dalle fatture e/o dalle ricevute bancarie (cui l'istituto finanziatore provvede in nome e per conto del cliente, in virtù di un mandato all'incasso conferitogli contestualmente alla stipula del contratto) si realizza una compensazione fra il credito del correntista verso la banca. Ne consegue che, una volta che sia intervenuta la revoca dell'affidamento, che implica anche la rinunzia dell'istituto di credito al mandato all'incasso, il cliente è tenuto all'immediato pagamento di tutte le somme che gli sono state anticipate. Così ha stabilito la Corte di Cassazione [ ... leggi tutto » ]


Cambiale non pagata – prescrizione dell’azione diretta di regresso e causale

5 Ottobre 2014 - Piero Ciottoli


Cambiale - normativa antiriciclaggio, girata in bianco e girata piena Com'è noto le cambiali, a differenza degli assegni e dei libretti di risparmio bancari e postali, sono soggette solo marginalmente alla normativa antiriciclaggio. Una cambiale, anche di importo superiore o uguale ai mille euro, può, infatti, essere girata. La girata di una cambiale può essere piena o in bianco. Si dice piena se insieme alla firma di colui che gira la cambiale (girante) viene apposta anche l'indicazione del giratario, ovvero del nuovo beneficiario. E' in bianco, qualora il girante non indichi il giratario, ovvero il nuovo soggetto beneficiario legittimato ad incassare la cambiale alla scadenza. In caso di girata piena, il giratario deve essere univocamente identificabile con nome, cognome e data di nascita. Se la girata è in bianco il portatore può: riempirla con le proprie generalità o con quello di altra persona; girarla nuovamente in bianco o a persona [ ... leggi tutto » ]