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Diritto all’oblio – non può essere invocato per casi giudiziari gravi

2 Gennaio 2017 - Patrizio Oliva


Non si può invocare il diritto all'oblio per vicende giudiziarie di particolare gravità e il cui iter processuale si è concluso da poco tempo. In questi casi prevale l'interesse pubblico a conoscere le notizie. Con questa motivazione, il Garante privacy ha dichiarato infondata la richiesta di deindicizzazione di alcuni articoli presentata da un ex consigliere comunale coinvolto in un'indagine per corruzione e truffa. Una vicenda iniziata nel 2006 e conclusasi nell 2012 con sentenza di patteggiamento e pena interamente coperta da indulto. Di fronte al no di Google di accogliere le sue richieste di deindicizzazione, l'ex consigliere aveva presentato un ricorso al Garante chiedendo la rimozione di alcuni url che risultavano digitando il suo nome e cognome nel motore di ricerca e che facevano riaffiorare l'indagine in cui era rimasto coinvolto. A suo dire, non ricoprendo più incarichi pubblici e operando in un settore privato, la permanenza in rete di [ ... leggi tutto » ]


Se i peracottari che vogliono riscrivere la costituzione non sono capaci a scrivere correttamente nemmeno una lettera …

14 Novembre 2016 - Patrizio Oliva


Basta un NO L'errore nell'indicazione del sito internet del Comitato referendario Basta un sì guidato da Matteo Renzi, contenuto nella lettere inviata agli elettori italiani all'estero dal segretario del Pd (peraltro in modo abusivo o quantomeno scorretto) è diventato un'arma per il fronte opposto. Infatti, il Comitato per le ragioni del No Costituzione Bene Comune ha colto la palla al balzo acquistando il dominio dell'indirizzo web indicato per gli approfondimenti, in calce alla lettera (bastausi dot it), ridirigendo l'url a un altro sito che rivendica, invece, le ragioni del no. L'errore di battitura (ma, per una lettera che invita i destinatari a riscrivere la Costituzione, le bozze andrebbero attentamente esaminate) era stato individuato nei giorni scorsi dal leghista Roberto Calderoli e quelli del Comitato di Altero Matteoli hanno sfruttato le possibilità offerte dal web, facendo in modo che gli italiani all'estero interessati ad approfondire le ragioni del Sì al referendum, [ ... leggi tutto » ]


La nostra nuova pagina 404

26 Ottobre 2016 - Patrizio Oliva


Google raccomanda fortemente di evitare gli errori soft 404! Che cos'è un errore Soft 404? In genere, quando un visitatore richiede una pagina del tuo sito che non esiste, il server web restituisce un errore 404 (non trovata). Questo codice di risposta HTTP indica chiaramente ai browser e ai motori di ricerca che la pagina non esiste. Di conseguenza, gli eventuali contenuti della pagina non vengono sottoposti a scansione o indicizzazione dai motori di ricerca. Un errore soft 404 si verifica se il server restituisce una pagina reale per un URL che in realtà non esiste sul tuo sito. In genere succede quando il server gestisce URL che non funzionano o non esistono come se fossero corretti e reindirizza l'utente a una pagina valida, ad esempio la home page o una pagina 404 "personalizzata". È un problema perché i motori di ricerca potrebbero dedicare molto tempo alla scansione e all'indicizzazione [ ... leggi tutto » ]


Cucù … equitalia non c’è più!

24 Ottobre 2016 - Rosario Scarnecchia


Come purtroppo sappiamo, un destino cinico e baro ha voluto riservare a noi poveri italiani, già segnati da tante sventure e duramente provati da una serie di sfortunate circostanze e di congiunzioni astrali negative, un primo, più buffone che, ministro, il quale ha creduto di poterci prendere impunemente in giro raccontando all'Annunziata, nel corso della mezz'ora in TV di domenica 23 ottobre 2016, la stupidissima ed esilarante storiella del Cucù, Equitalia non c'è più!. Nell'attesa di quantificare i costi in ulteriori tasse che i cittadini saranno chiamati a versare, per un'operazione, inutilmente di facciata e smaccatamente elettorale, condotta dal guitto fiorentino fidando nell'illusione di poter contare, al prossimo referendum del 4 dicembre 2016, sul voto degli imbecilli che abboccheranno al sottile, subdolo ed ingannevole messaggio veicolato con quel Cucù, Equitalia non c'è più!, noi di indebitati.it, invece, preferiamo continuare a passare in rassegna quelle procedure di recupero crediti esattoriale con [ ... leggi tutto » ]


Dopo il domicilio fiscale avremo anche la possibilità di eleggere un domicilio digitale

17 Settembre 2016 - Patrizio Oliva


E' in vigore, dal 14 settembre 2016, il nuovo testo del Codice dell'amministrazione digitale (CAD), così come modificato ed integrato dal decreto legislativo 179/2016: le novità più importanti riguardano soprattutto il domicilio digitale, documenti informatici, firme e pagamenti elettronici. In particolare, è previsto che tutti hanno il diritto di usare le soluzioni e gli strumenti indicati nel CAD nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, anche ai fini della partecipazione al procedimento amministrativo, fermi restando i diritti delle minoranze linguistiche riconosciute. Inoltre, tutti gli iscritti all'Anagrafe nazionale della popolazione residente hanno il diritto di essere identificati dalle pubbliche amministrazioni tramite l'identità digitale, nonché di inviare comunicazioni e documenti alle pubbliche amministrazioni e di riceverne dalle stesse tramite un domicilio digitale (in pratica, una casella di posta elettronica certificata o pec). [ ... leggi tutto » ]