Cambializzazione dei debiti – Quando il debitore non può far fronte al piano di rientro a saldo e stralcio che ha sottoscritto, cosa ne fate delle cambiali?

Lavoro nel campo del recupero crediti, per mia esperienza posso dirti che difficilmente le cambiali vengono bancate.  Più che altro vengono considerate come un impegno per il debitore.
Normalmente quando si tratta di assegni postdatati o cambiali vengono tenute in cassaforte e se ci sono dei problemi, ad esempio uno slittamento di un paio di giorni(naturalmente se ci accorgiamo che il debitore è in buona fede)evitiamo di bancare gli assegni (fa anche questo parte degli accordi). Mi spiace molto constatare che il funzionario del recupero crediti venga considerato alla stregua di un estorsore.

Arianna, una recuperatrice


Bella risposta. Ma devi concludere però.

Avete un contratto rientro a saldo e stralcio (che fra l’altro è una novazione). A cosa vi serve la cambializzazione del debito?

Quando il debitore non può far fronte al piano di rientro a saldo e stralcio che ha sottoscritto, cosa ne fate delle cambiali?

Non lo precettate per aggredire eventuali beni mobili (stipendio, pensione) o immobili (casa)?

Non mi dirai che su quelle cambiali poi ci prendete appunti, vero?

Qui il problema non è tanto la cambializzazione del debito. Si tratta di una operazione lecita (meno lecita è invece la raccolta di assegni postdatati che è un’altra pratica molto diffusa fra le sdr).

La pratica scorretta consiste nel fatto che i debitori andrebbero avvertiti del rischio cui vanno incontro, dal momento che, comunque, quelle cambiali firmate rappresentano un salto di qualità (azione esecutiva con solo precetto, senza alcuna necessità di richiedere un decreto ingiuntivo) nella possibilità di procedere nel recupero del credito tramite pignoramento.

Cosa che quasi nessuno fa!! E questo non è un dettaglio!!!

4 Novembre 2008 · Chiara Nicolai