Bonus per il digitale terrestre – Prepariamoci allo switch off

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

Il passaggio al digitale terrestre non è motivato da scelte di mercato, ma dalla necessità di riorganizzare tutto il sistema televisivo nazionale ed europeo.

l’Unione Europea nel 2005 ha stabilito che entro il 2012 tutti i paesi membri dovranno aver convertito la trasmissione del segnale televisivo dall'attuale sistema analogico a uno di tipo digitale.

l’Italia ha recepito gli inviti della Commissione e ha pianificato una completa digitalizzazione del segnale televisivo nazionale entro la fine del 2012.

Cosa è la televisione digitale

Il sistema televisivo che ci ha accompagnati per cinquant'anni è detto "analogico". La TV digitale terrestre (DTT, Digital Terrestrial Television, o T-DVB, Terrestrial Digitale Video Broadcasting) costituisce una importante innovazione tecnologica che avrà notevoli conseguenze positive sul modo di fruire della televisione stessa.

La DTT permette un facile accesso da parte di tutti gli utenti in quanto non richiede l'installazione di un'antenna parabolica ma utilizza le strutture preesistenti create per la televisione analogica terrestre per trasmettere e ricevere i segnali.

In questo modo l'utente deve solo dotarsi dell'apposito decoder senza dover in genere intervenire sull'impianto d'antenna preesistente.

Switch over e switch off

In tutte le regioni italiane sono previste  due fasi per il passaggio  dal sistema analogico a quello completamente digitale:

  1. Nella prima fase, cosiddetta di switch-over, si renderà disponibile il segnale digitale, su cui si potranno vedere tutti i canali;
  2. Nella seconda fase, cosiddetta di switch-off  si spegnerà definitivamente il vecchio segnale analogico.

Il passaggio al digitale è un processo di dimensioni e caratteristiche enormi. Esso comporta una serie di criticità da tenere sistematicamente presenti, per mantenere un accesso alla pluralità dell'informazione televisiva.

Le verifiche preliminari

Per prima cosa suggeriamo di procedere ad una verifica del corretto orientamento e della corretta dotazione dell'antenna televisiva, in modo che possa ricevere il segnale di tutti i canali digitali terrestri.

In teoria questo non dovrebbe essere necessario, poiché l’impianto per la televisione analogica è lo stesso di quella digitale terrestre. In realtà questo controllo è stato molto frequente nelle regioni dove la transizione è già iniziata.

La verifica deve anche comprendere le componenti di miscelazione o amplificazione del segnale televisivo, al fine di accertare l’assenza di filtri che impediscano la ricezione delle frequenze adottate per il segnale digitale e per verificare la qualità del segnale in tutte le prese domestiche.

Il ricorso ad un tecnico specializzato è opportuno, sia per effettuare un puntamento preciso, che per verificare la necessità di nuovi apparati d’antenna qualora quelli precedenti risultino inaffidabili o obsoleti ed infine per avvalersi di manodopera in grado di operare con sicurezza sui tetti delle abitazioni. .

Se si abita in un condominio bisogna ricordare che gli interventi potrebbero richiedere una delibera dell'assemblea condominiale.

Bisogna sapere, tuttavia, che l'impianto digitale terrestre è riconosciuto come “innovazione necessaria” dal legislatore, perciò una spesa utile e non voluttuaria, sia per assolvere al diritto all'informazione del singolo, sia perché la legge pone un termine per lo spegnimento del sistema analogico.

Si consigliamo quindi di prendere accordi con il proprio amministratore per l’intervento. Ulteriori informazioni si possono reperire sui siti delle associazioni di categoria degli amministratori immobiliari.

L’acquisto del decoder

Il passaggio del sistema televisivo da analogico a digitale richiede, da parte dell'utente, l'aggiunta di un ricevitore digitale, chiamato decoder, per poter continuare ad usare gli apparecchi televisivi già presenti nelle case.

Esistono due tipi di decoder:

Per poter usufruire dei servizi multimediali/interattivi trasmessi insieme ai vari programmi televisivi, il decoder interattivo si deve basare su una piattaforma MHP (Multimedia Home Platform).

È sufficiente collegare al proprio televisore tradizionale il decoder

Al decoder va collegata la presa d'antenna e il televisore mediante la presa SCART (la presa analoga a quella usata per collegare il videoregistratore e il decoder satellitare).

Dato il probabile acquisto in massa di dispositivi di questo tipo si consiglia di non attendere gli ultimi giorni della transizione per acquistare i decoder.

Esistono inoltre alcuni esercizi commerciali che vendono i decoder già completi dei cavi necessari all'installazione e completamente programmati. Questo servizio si rivela utile per le persone anziane ed in genere in difficoltà con la tecnologia.

Le agevolazioni nell'acquisto del decoder

è riconosciuto un contributo di 50 euro per l'acquisto o il noleggio di un apparato idoneo a consentire la ricezione, in chiaro e senza alcun costo per l'utente e per il fornitore di contenuti, di segnali televisivi in tecnica digitale.

Tale contributo consiste in una riduzione del prezzo complessivo, IVA inclusa, al netto di ogni eventuale sconto commerciale. Tale importo verrà rimborsato al Rivenditore.

Il contributo non può essere corrisposto più di una volta per ciascun abbonato. Per poter usufruire del contributo è necessario essere in regola con il pagamento dell'abbonamento TV per l'anno in corso e non aver già beneficiato del contributo.

E’ anche possibile ottenere chiarimenti telefonando al numero verde 800.022.000 (completamente gratuito ed attivo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20).

La sintonizzazione del decoder

Le procedure di sintonizzazione del decoder sono normalmente semplici e descritte nei manuali di istruzione.

Consigliamo tutti coloro che hanno difficoltà ad utilizzare strumenti tecnologici a rivolgersi a persone di fiducia o ai negozi specializzati. i.

Invitiamo a diffidare degli sconosciuti che si presentano in casa con la scusa di sintonizzare correttamente i decoder.

Siamo inoltre a conoscenza del fatto che in altre regioni d’Italia si sono presentati dei truffatori che chiedevano soldi alle persone anziane con la scusa del passaggio al digitale terrestre.

In casi come questi invitiamo a non aprire a nessuno la porta di casa e di rivolgersi alle forze dell'ordine.

Le ultime raccomandazioni

Diffidate di coloro che si presentano come tecnici RAI chiedendo del denaro per il passaggio al digitale terrestre. Avvertite le forze dell'ordine.

Come guardare la nuova televisione digitale

La notte tra il 15 e il 16 giugno Roma ha detto addio a Rai2 e Rete4 in analogico, esattamente come accaduto in Valle d'Aosta, Piemonte e Trentino. E' stato solo un piccolo assaggio della rivoluzione digitale che avverrà tra il 16 e il 30 novembre, quando l'intera TV, come è già accaduto in Sardegna, passerà dal vecchio e caro sistema analogico a quello digitale. Qualità migliore delle immagini, interattività e più canali, ma la rivoluzione digitale non sarà indolore e bisognerà prepararsi psicologicamente, ma soprattutto tecnologicamente. Per guardare la "nuova televisione", infatti, bisognerà dotarsi di un decoder o di una TV con un ricevitore incorporato, presente ormai in tutti i nuovi apparecchi.

15 Maggio 2009 · Antonio Scognamiglio





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