Azione revocatoria ordinaria – E’ sufficiente la presunzione di consapevolezza del debitore e del terzo acquirente

In tema di azione revocatoria ordinaria, è consolidato il principio giurisprudenziale secondo cui, allorché l’atto di disposizione del debitore sia successivo al sorgere del credito, l’unica condizione per l’esercizio della stessa è che il debitore fosse a conoscenza del pregiudizio delle ragioni del creditore e, trattandosi di atto a titolo oneroso, che di esso fosse consapevole il terzo, la cui posizione (per quanto riguarda i presupposti soggettivi dell’azione) è sostanzialmente analoga a quella del debitore; la prova del predetto atteggiamento soggettivo può essere fornita tramite presunzioni il cui apprezzamento è devoluto al giudice di merito ed è incensurabile in sede di legittimità ove congruamente motivato.

E' evidente, ad esempio, la consapevolezza del debitore nell'arrecare pregiudizio alle ragioni del creditore, nonchè quella del terzo acquirente, una società costituita lo stesso giorno della compravendita, innanzi allo stesso notaio che ha poi curato l'atto di compravendita.

Così si sono espressi i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 27546/14.

3 Luglio 2015 · Genny Manfredi