il conto in banca può determinare il diniego al beneficio dell'assegno sociale


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Com’è noto, a chi abbia compiuto 65 anni, sia sprovvisto di reddito, ovvero percepisca un reddito di importo inferiore ai limiti minimi stabiliti dalla legge, è corrisposto un assegno denominato assegno sociale

Peraltro, l’assegno sociale non è gravato da imposte, non è reversibile ai familiari superstiti, non è cedibile, non è sequestrabile e non è pignorabile.

Alla verifica dei requisiti necessari per fruire dell’assegno sociale concorrono i redditi, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva, di qualsiasi natura (retribuzioni, salari, pensioni, rendite agrarie e da fabbricati). Si tiene conto anche dei redditi esenti da imposte o soggetti a ritenute alla fonte a titolo di imposta, nonché degli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.

La Corte di Cassazione, con la sentenza numero 13577 del 30 maggio 2013, sembra avere introdotto un ulteriore criterio, che seppure non finalizzato a modificare l’assetto dei requisiti di accesso al beneficio, peraltro fissati per legge, può, tuttavia, individuare una serie di indicatori del tenore di vita che possono determinare il diniego a percepire l’assegno sociale.

2 Giugno 2013 · Ludmilla Karadzic

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  • Giangi 12 Aprile 2019 at 13:48

    Io nel 2020 a maggio compio 67 anni. Negli ultimi anni non ho mai avuto un reddito superiore ai 5000€ e nel 2019 arriverò a 3000-3500€: ho una casa di proprietà dove risiedo che è una eredità e un conto in banca di circa 60000€ -e un mutuo fondiario fatto nel 2011 che mi scade nel 2026 di circa 300€ al mese fatto per ristrutturare la casa … con queste premesse potrò avere l’assegno sociale?
    Grazie

    • Simone di Saintjust 12 Aprile 2019 at 13:53

      L’assegno sociale è rivolto ai soggetti, con età pari o superiore ai 67 anni, che percepiscono un reddito lordo annuo al di sotto delle soglie stabilite annualmente dalla legge.

      Devono essere considerati, per verificare il superamento della soglia di legge al di sotto della quale è possibile accedere al beneficio, i redditi assoggettabili all’IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva, gli interessi maturati per conti correnti bancari e postali, i redditi da fabbricati (con esclusione della casa di abitazione), gli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.

      Per il 2019 il limite di reddito è pari a 5.954 euro annui per soggetto non coniugato e 11.908 euro se il soggetto è coniugato.

      Hanno diritto all’assegno in misura intera (458 euro per 13 mensilità) i soggetti non coniugati che non possiedono alcun reddito e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore a 5.954 euro (totale annuo dell’assegno per soggetto non coniugato).

      Purtroppo per lei, non si tratta di buone notizie: se punta a percepire l’assegno sociale in misura intera, più della giacenza in conto corrente, deve porre attenzione a come svolgere attività di lavoro occasionale nel 2019 per poter presentare domanda di assegno sociale nel 2020. Per il 2019 potrà aver diritto solo all’integrazione del reddito IRPEF percepito nel 2018 alla soglia di 5.954 euro.

  • Utente anonimo 17 Ottobre 2017 at 00:38

    Vorrei sapere cortesemente se mi spetta l’assegno sociale, disponendo di un reddito di euro 1.800 annuali ed avendo due terranei di proprietà che non producono reddito ma un debito imu verso lo stato. Grazie

    • Simone di Saintjust 17 Ottobre 2017 at 03:50

      Per l’anno 2017 il limite di reddito, per aver diritto all’assegno sociale, è pari a 5.824,91 euro annui per un single e 11.649,82 euro, se il soggetto è coniugato.

      Per rispondere correttamente alla sua domanda, dunque, bisognerebbe conoscere il suo stato civile e, soprattutto, il reddito fiscale (sia chiaro, la rendita fiscale che sussiste anche quando non c’è reddito da locazione) prodotto dai due terranei di proprietà (peraltro, il debito IMU è irrilevante).

      Ad occhio e croce, comunque, direi che i requisiti di reddito per accedere al beneficio sociale ci stanno tutti.