Adesione del coniuge non acquirente all’acquisto di un bene escluso dal regime di comunione legale

Nel caso di acquisto di un immobile effettuato dopo il matrimonio da uno dei coniugi in regime di comunione legale, la partecipazione all'atto dell’altro coniuge non acquirente si pone come condizione necessaria ma non sufficiente per l'esclusione del bene dalla comunione.

Infatti, non risulta preclusa al coniuge non acquirente, intervenuto nel contratto di acquisto per aderirvi, o al creditore della comunione una successiva azione di accertamento negativo finalizzata a verificare che il bene acquistato non fosse effettivamente utilizzato dal coniuge acquirente in modo esclusivo; che il bene acquistato non fosse funzionale all'esercizio della professione del coniuge acquirente; che il bene escluso dalla comunione non fosse stato acquistato dal coniuge acquirente con la vendita di beni personali.

Così si sono espressi i giudici della Corte di cassazione nell'ordinanza 7027/2019.

17 Marzo 2019 · Marzia Ciunfrini