Accertamento fiscale » La notifica è valida anche se la firma è illeggibile

La notifica di un accertamento fiscale immediatamente esecutivo è considerata valida anche se la firma sulla ricevuta della raccomandata a/r è illeggibile. Ciò, fino alla querela di falso.

Anche se l’avviso di ricevimento sulla raccomandata, con la quale l'agente della riscossione dimostra l’avvenuta consegna dell'avviso di accertamento, riporta una firma illegittima, la notifica è considerata legittima fino alla querela di falso.

Questo, in sintesi, l'orientamento della Cassazione espresso con sentenza 9337/14.

A parere degli Ermellini, infatti, è sufficiente la semplice attestazione del postino, che è pubblico ufficiale, a dare piena prova al fatto che la notifica sia avvenuta correttamente alla persona indicata nell'accertamento fiscale.

Il contribuente, il quale voglia contestare la legittimità dell'atto, non può farlo con una semplice impugnazione dell'atto notificato, ma deve presentare una querela di falso.

Pertanto, è legittima la consegna mezzo posta dell'avviso di accertamento fiscale anche se è illeggibile la firma apposta sull'avviso di ricevimento della notifica. La stessa si considera avvenuta correttamente fino alla querela di falso da parte del contribuente.

Da ciò che si evince dalla pronuncia esaminata, quindi, è del tutto inutile impugnare le notifiche provenienti dal fisco sostenendo che, dalla ricevuta di ritorno della raccomandata con cui è stato notificato l’atto, il cognome del ricevente non è facilmente decifrabile.

Nonostante la grafia del ricevente sia illeggibile, la consegna deve ritenersi validamente effettuata a mani proprie del destinatario, fino a querela di falso.

10 Maggio 2014 · Andrea Ricciardi