Accertamento delle imposte sui redditi – Gli accrediti in conto corrente assumono rilievo anche nei confronti delle persone fisiche che per la propria attività non sono obbligate alla tenuta delle scritture contabili

In tema di accertamento delle imposte sui redditi, i dati e gli elementi risultanti dai conti correnti bancari assumono sempre rilievo ai fini della ricostruzione del reddito imponibile, salvo che il titolare di detti conti non fornisca adeguata giustificazione.

Tali citate disposizioni hanno portata generale e si riferiscono a qualsiasi contribuente, quale che sia l’attività da questi svolta e quale che sia la fonte dei suoi redditi.

La circostanza che l'articolo 32 del dpr 600/1973 faccia espresso riferimento alle scritture contabili non significa che limita l’utilizzo dei dati di conto corrente solo nei confronti degli imprenditori o dei lavoratori autonomi, escludendola nei confronti di persone fisiche che non tengono scritture contabili.

Significa soltanto che i prelevamenti non possono essere utilizzati come presunzione di reddito per le persone fisiche, essendo la spesa non indicativa, per tali ultimi soggetti di un reddito corrispondente, al contrario di ciò che avviene per gli imprenditori.

Queste le indicazioni, in tema di accertamento delle imposte sui redditi, che i giudici della Corte di cassazione hanno fornito con la sentenza 18065/2016.

12 Novembre 2016 · Giorgio Valli