A Giancarlo Siani – trent’anni dopo, con affetto

giancarlo sianiGiancarlo Siani, giornalista del Mattino, è stato ricordato ieri (martedi 23 settembre 2014) con la deposizione di una corona di fiori, nel luogo in cui fu ucciso 29 anni fa al Vomero nei pressi delle rampe a lui intitolate in via Suarez. Il 23 settembre 1985 fu condannato a morte dai clan camorristici di Marano e Torre Annunziata, di cui aveva raccontato e denunciato affari e soprusi sulle pagine del quotidiano napoletano.

Alla cerimonia presenti tutte le istituzioni locali e moltissimi studenti napoletani. «Benedire significa “dire bene”. Noi oggi vogliamo dire bene di Giancarlo Siani e di Torre Annunziata, che dopo 29 anni non è sospesa tra la paura o, peggio ancora l’ammirazione per quei “bastardi”, bensì è sospesa tra la memoria e il desiderio del cambiamento. Perché ci sono alcuni vivi che puzzano di morte e ci sono morti, come Giancarlo, che invece profumano di vita».

Queste le dure parole usate da Don Tonino Palmese, referente regionale di Libera, per ricordare Giancarlo, nel corso dell’iniziativa organizzata in memoria del “giornalista-giornalista” proprio a Torre Annunziata. Le cerimonie in ricordo del giovane cronista napoletano hanno interessato l’intera provincia. Ricordare la figura di Siani rappresenta un prezioso momento di condivisione per trasformare la sua tragica morte in memoria comune, in nome di un’informazione libera dai ricatti e dai condizionamenti di tutte le mafie.

La sua vita di giovane cronista, meticoloso nel suo lavoro di ricerca su un territorio complesso come quello della provincia di Napoli, è un esempio straordinario per le nuove generazioni e per tutti quelli che scelgono la forza del giornalismo per raccontare i fatti con rigore e senza paura.

di Carmen Del Core

Per chi non lo ricordasse, o non sapesse di questo giovane e coraggioso giornalista, il trailer del film dedicato a lui.

...

24 Settembre 2014 · Simone di Saintjust