Fondo mutui per i giovani precari » Pochissime le banche che hanno sottoscritto la convenzione

Fondo mutui per i giovani precari » Pochissime le banche che hanno sottoscritto la convenzione

Mutui per i giovani precari: il Fondo stanziato del governo non sta facendo faville. Sono pochissimi, infatti, gli istituti di credito che che finora hanno sottoscritto la convenzione.

Al giorno d'oggi, ottenere un mutuo oggi non è facile, soprattutto se si è giovani e anche precari.

Così, per far aprire i rubinetti delle banche era sceso in campo il governo.

Il Parlamento, infatti, aveva istituito un Fondo di garanzia da 70 milioni per il 2014 e il 2015 destinato a coppie sposate under 35 e a single o coppie conviventi purché con figli minori e purché avessero un reddito Isee di massimo 40.

000 euro.

Ma l'idea, purtroppo, ha incontrato l'ostacolo delle banche.

Le banche ostacolano il fondo mutui per i giovani precari

Stando alle statistiche, finora, solo 23 banche, e quasi tutte di credito cooperativo, hanno aderito al Fondo, nonostante le condizioni siano del tutto favorevoli per gli istituti di credito.

Infatti dalla fine del 2013, l'esecutivo ha cambiato le regole del Fondo a favore delle banche consentendogli di applicare anche a questi mutui in cui non corrono rischi perché garantiti dai soldi pubblici, il tasso di mercato e non un tasso agevolato come avveniva prima.

Ma la soluzione trovata dall'esecutivo di eliminare il vantaggio economico che il Fondo prevedeva per i giovani precari per non intaccare troppo i guadagni delle banche e indurle a offrire questi mutui garantiti non sembra funzionare visto che sono davvero pochissime le banche che finora hanno aderito al Fondo.

A questo punto, viene spontaneo chiedersi se i 70 milioni di euro stanziati dall'esecutivo non possano essere utilizzati in un altro modo.

16 Aprile 2014 · Andrea Ricciardi


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