Vendita a distanza » Come difendersi dalle scorrettezze con l’Antitrust

Vendita a distanza » Come difendersi dalle scorrettezze con l’Antitrust

A partire da giugno 2014, sarà possibile segnalare all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), tramite posta ordinaria, fax o posta, la violazione di alcune norme che regolano la vendita di beni o servizi effettuata a distanza oppure fuori dai locali commerciali.

Avete acquistato, senza volerlo realmente, qualche prodotto vendutovi per telefono o in qualche stand fuori qualche grande magazzino, senza che ci fosse un vostro specifico consenso rilasciato per iscritto? Tra poco, sarà possibile segnalare la pratica scorretta all'Antitrust.

Segnalare all'Agcm la vendita a distanza senza consenso

Da giugno 2014 entreranno in vigore nuove tutele per i consumatori oggetto di pratiche commerciali scorrette.

Più precisamente, ogni consumatore potrà segnalare all'Agcm qualsiasi venditore che abbia violato le norme sulla vendita dei beni a distanza o fuori dai locali commerciale.

Sarà possibile segnalare, ad esempio, la mancata ricezione, da parte del venditore, dell'informativa sull'esistenza del diritto di recesso, oppure il fatto che il venditore abbia rifiutato o ostacolato l’esercizio del diritto di recesso stesso.

Si potrà anche comunicare, inoltre, quando siano venduti servizi o beni aggiuntivi senza il proprio esplicito consenso scritto, pratica spesso usata dai truffatori nei contratti di telefonia.

In questo modo, l'Antitrust potrà accertare e bloccare le pratiche commerciali scorrette.

Da notare che ai segnalanti non sono richieste particolari formalità, versamenti a favore dell'Antitrust o l’assistenza di un avvocato.

Ricapitolando, i consumatori che intendono segnalare una pratica commerciale scorretta o una pubblicità ingannevole possono farlo:

Per consentire all'Autorità di svolgere al meglio il proprio compito di tutela è importante che i segnalanti siano il più possibile precisi e dettagliati nel descrivere i fatti e forniscano, se disponibili, copia dei documenti o dei messaggi per i quali si chiede l’intervento.

L’Agcm, ricevuto il reclamo, esaminerà il caso specifico oggetto della segnalazione inviata dal consumatore e, se la riterrà fondata, potrà sospendere il comportamento scorretto, obbligando a rendere i siti più trasparenti e imponendo sanzioni.

Verrà, così, fornito al cittadino un ulteriore strumento per ottenere una celere tutela nei confronti di condotte scorrette da parte dei venditori.

11 Aprile 2014 · Andrea Ricciardi