In caso di pignoramento bisogna evitare la vendita della casa all’asta

Vendere casa prima dell'asta

Ho la casa cointestata al 50% con il mio compagno: per mutuo non pagato ci è arrivata la decadenza del beneficio del termine.

In più il mio compagno ha debiti con equitalia per circa 70 mila euro.

La casa andrà all'asta a breve mi chiedevo se riesco a prendere qualche soldo dalla vendita all'asta.

Riusciamo a venderla anche se c’e un’ipoteca di secondo grado di Equitalia per circa 12 mila euro?

Oppure, a  questo punto mi conviene farla andare all'asta? la banca è la prima ad essere saldata perchè il mutuo è cointestato.

Quello che rimane è al 50% e, dato che i debiti con equitalia li ha il mio compagno, qualcosa mi dovrebbe rimanere.

E’ più probabile che resti qualcosa, se si attiva lei insieme al suo compagno, e cerca di vendere l’immobile prima del pignoramento e della successiva espropriazione

A questo punto occorre che il prezzo di vendita copra ed estingua i crediti di banca e agente della riscossione.

Dal punto di vista procedurale e normativo non vi sono ostacoli alla vendita libera, anche se l’immobile fosse stato già pignorato.

Il dl 201/2011, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011 numero 214, infatti, ha introdotto delle novità sulla vendita dei beni: il debitore ha facoltà di procedere alla vendita del bene pignorato o ipotecato al valore determinato ai sensi degli articoli 68 e 79 del dpr 602/73, con il consenso dell'agente della riscossione, il quale interviene nell’atto di cessione e al quale è interamente versato il corrispettivo della vendita.

L’eventuale eccedenza del corrispettivo rispetto al debito è rimborsata al debitore entro i dieci giorni lavorativi successivi all'incasso.

Occorre, pertanto un accordo a tre. Equitalia incassa il ricavato della vendita e potrebbe versare il residuo su un conto corrente intestato al debitore ma vincolato presso la banca creditrice.

Comunque, anche se il debito del suo compagno fosse il doppio e lei dovesse “rimetterci” 12 mila euro, le suggerisco caldamente di tentare la strada della vendita libera. Con l'asta lei ci rimetterà molto di più.

Se c’è capienza nel 50% del ricavato dall'alienazione volontaria per coprire tutto il debito con Equitalia e la metà di quello con la banca, nessuno potrà costringerla a contribuire per la sua parte all'estinzione del credito esattoriale.

Altrimenti, è sempre molto meglio cercare un accordo fra i comproprietari ed evitare espropriazione tramite incanto.

9 Settembre 2012 · Ludmilla Karadzic