Vademecum anti usura

Usura, usurati ed usurai

L'usura consiste nello sfruttare il bisogno di denaro di una persona per procurare a se stessi un forte guadagno illecito. In pratica, l'usura è il reato che commette chi concede prestiti a tassi di interesse molto elevati e superiori a quelli consentiti dalla Legge.

Le dimensioni del fenomeno sono difficili da definire perché a fronte di pochi che denunciano la propria situazione, molti cercano ancora di affrontarla senza chiedere aiuto, nonostante lo Stato abbia varato leggi efficaci a sostegno sia di chi è in difficoltà economiche, sia di chi è soggetto ad usura.

L'usura è la manifestazione di un disagio sociale che trova un terreno fertile di sviluppo soprattutto nel microcosmo delle piccole aziende e si intreccia con le pratiche illegali poste in essere da soggetti malavitosi e, specie nelle regioni dell'Italia meridionale, con quelle della criminalità organizzata.

Per individuare i tassi di interesse illegali occorre tener conto del Tasso Effettivo Globale Medio (detto in abbreviato TEGM), che è l'interesse annuale praticato in media dalle banche e dagli intermediari finanziari per operazioni della stessa natura.

Il TEGM risulta dalla rilevazione effettuata ogni tre mesi dalla Banca d'Italia per conto del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Le tabelle dei TEGM sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale e sui siti internet della Banca d'Italia (www.bancaditalia.it - Vigilanza - Contrasto all'usura) e del Ministero dell'Economia e delle Finanze (www.dt.tesoro.it - Prevenzione reati finanziari - Antiusura - Categorie operazioni creditizie e tassi).

Per ogni categoria di prestito è calcolato il relativo TEGM.

Un tasso di interesse richiesto per un prestito è contrario alla legge e costituisce, pertanto, reato di usura, quando supera il cosiddetto "tasso soglia", che si calcola aumentando il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) di un quarto (25 %), cui si aggiunge un margine di ulteriori quattro punti percentuali.

In ogni caso la differenza tra il "tasso soglia" (calcolato utilizzando la formula suddetta) ed il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) non può essere superiore ad otto punti percentuali.

Tale metodo di calcolo è stato introdotto dal DL 70/2011 (convertito nella legge numero 106/2011), che ha modificato l'articolo 2, comma 4 della legge 108/96.

Per una migliore comprensione del metodo di calcolo dei tassi usurai, si riportano, di seguito alcuni esempi pratici:

1) Ipotizzando un tasso medio rilevato dalla Banca d'Italia pari al 4%, il tasso soglia usura sarà del 9 %, così calcolato:

tasso medio 4% + 25 % di 4 (1,00) + 4 = tasso soglia usura 9,00%.

2) Ipotizzando un tasso medio rilevato dalla Banca d'Italia pari al 10 %, il tasso soglia usura sarà del 16,50 %, così calcolato:

tasso medio 10% + 25 % di 10 (2,50) + 4 = tasso soglia usura 16,50%.

Bisogna altresì tener conto che, come detto, la differenza tra il tasso soglia usura (come sopra calcolato) ed il tasso medio applicato non deve superare gli 8 punti percentuali.

Ad esempio, ipotizzando un tasso medio rilevato dalla Banca d'Italia pari al 18 %, il tasso soglia usura sarà del 26 %, così calcolato:

tasso medio 18% + 25% di 18 (4,50) + 4 = 26,50% .

Poiché la differenza tra il valore risultante dalla formula (26,50%) ed il tasso medio (18 %) è maggiore di otto, il tasso soglia usura si riduce al 26 % (18 + 8).

A titolo esplicativo si riportano i tassi effettivi globali medi ed i corrispondenti tassi soglia, rilevati dalla Banca d'Italia ai sensi della legge numero 108/96, riferiti al trimestre 1° ottobre 2011 / 31 dicembre 2011:

Si consiglia, per il futuro, di consultare le tabelle aggiornate dei tassi effettivi globali medi e dei relativi tassi soglia, pubblicate ogni tre mesi sui siti internet della Banca d'Italia (www.bancaditalia.it - Vigilanza - Contrasto all'usura) e del Ministero dell'Economia e delle Finanze (www.dt.tesoro.it - Prevenzione reati finanziari - Antiusura - Categorie operazioni creditizie e tassi)

Si espone, di seguito, il metodo di calcolo del tasso soglia riferito a due categorie di operazioni:
- conti correnti garantiti e non garantiti fino a € 5.000,00:

tasso medio 11,07% + 25% di 11,07 % (2,7675) + 4 = 17,8375 (tasso soglia);
- credito "revolving" fino a € 5.000,00:

tasso medio 17,34 % + 25 % di 17,34 % (4,335) + 4 = 25,675.

Poiché la differenza tra il valore risultante dalla formula (25,675 %) ed il tasso medio (17,34 %) è maggiore di otto, il tasso soglia si riduce a 25,340 % (17,34 + 8).

Si consiglia, per il futuro, di consultare le tabelle aggiornate dei tassi effettivi globali medi e dei relativi tassi soglia, pubblicate ogni tre mesi sui siti internet della Banca d'Italia (www.bancaditalia.it - Vigilanza - Contrasto all'usura) e del Ministero dell'Economia e delle Finanze (www.dt.tesoro.it - Prevenzione reati finanziari - Antiusura - Categorie operazioni creditizie e tassi).

Per avere informazioni ed assistenza è possibile consigliarsi, oltre che alle Forze di Polizia, anche con le Associazioni dei commercianti, degli imprenditori, degli artigiani.

Come si diventa vittime dello strozzino

Alla base di una vicenda di usura vi è, di norma, l'errata convinzione da parte della vittima di poter risolvere le proprie difficoltà finanziarie, anche momentanee, rivolgendosi ad un usuraio.

Quasi sempre, infatti, si diventa vittime del reato di usura quando la stessa vittima, al fine di risolvere un proprio problema finanziario, si rivolge ad un soggetto segnalato da un amico, da un conoscente, da un personaggio incontrato per strada, il quale offre e promette tutto quello che la persona in difficoltà vuol sentirsi dire in quel determinato momento.

Di fatto, colui che offre denaro con interessi sproporzionati o superiori ai limiti previsti dalla legge non sarà mai un "amico", ma anzi si rivelerà ben presto come un "carnefice" il quale, oltre ad arricchirsi con pratiche illegali, priverà gradualmente la povera vittima dei propri beni e della propria azienda, espropriandola dei mezzi di sostentamento.

Pertanto, anche se il prestito usuraio può costituire un rimedio (ad esempio, evita il protesto di un assegno), esso è sempre provvisorio ed avvia la vittima ad una sicura rovina.

Si può diventare vittime degli usurai in vari modi:

  • avviando, in un momento di crisi economica, un'attività senza disporre di adeguati capitali iniziali o in mancanza di un'adeguata formazione e basandosi unicamente sul denaro avuto in prestito da una banca;
  • qualora si tenti, pur in momento di difficoltà finanziaria, di mantenere l'impresa esistente o di ampliare l'attività aziendale senza disporre di adeguate risorse economiche;
  • qualora non si riesce a mantenere un rapporto equilibrato tra il proprio reddito ed il tenore di vita, assumendo debiti superiori alle proprie possibilità, giungendo ad un livello insostenibile di indebitamento;
  • qualora la passione smodata per i giochi d'azzardo o i giochi a premio (lotterie, giochi elettronici, ecc.) diventi una vera e propria dipendenza, tale da ricorrere al prestito usuraio finalizzato al proseguimento compulsivo del gioco.

Non appena la vittima "cade nella rete" dell'usuraio, questi inizia, anche con l'ausilio di tecniche intimidatorie, a pretendere la restituzione del denaro prestato, applicando tassi di interesse elevatissimi, calcolati su base mensile, settimanale e, a volte, anche giornaliera.

Si entra quindi in una spirale perversa in cui i sentimenti predominanti sono da un lato la paura di non essere in grado di assolvere agli impegni assunti e conseguentemente di dover subire le ritorsioni minacciate dall'usuraio e, dall'altro, la vergogna di ammettere di essere stati tanto sprovveduti; situazione che, il più delle volte, porta chi la subisce ad isolarsi ed a chiudersi in sé stesso.

Con il passare del tempo la vittima si convince di non avere alternative: solo l'usuraio, al momento del bisogno, lo ha "aiutato"; ed anche se man mano gli toglie il patrimonio e la serenità, l'usuraio può, comunque, "dargli" ancora qualcosa; magari ulteriore denaro, in cambio dell'ennesimo assegno che nessun altro più accetta.

Soltanto la vittima può liberarsi denunciando l'usuraio. In questo modo l'usurato riacquista la propria indipendenza. E ricomincia a vivere.

Come riconoscere l'usuraio

Negli ultimi anni alla tradizionale attività dell'usuraio si è affiancata quella di vere e proprie organizzazioni le quali agiscono anche avvalendosi di persone "insospettabili".

Inoltre, per l'aggravarsi delle difficoltà di tante piccole e piccolissime aziende, causate dall'attuale contesto recessivo dell'economia, è cresciuto sensibilmente il numero delle vittime di usura che svolgono un'attività economica: agli usurai ci si rivolge non solo per affrontare emergenze familiari ma anche per ottenere finanziamenti da utilizzare nell'impresa.

E' indispensabile, dunque, diffidare sempre di chi propone soluzioni che appaiono rapide ed informali, al di fuori degli ordinari circuiti del credito.

Il classico usuraio di quartiere assume di norma la figura del "benefattore" che svolge la sua attività di prestito illegale in un ambito ristretto e con soggetti ben conosciuti, ma a volte può avere le sembianze di un amico, di un conoscente frequentato nell'ambiente di lavoro che convince mentendo sulle personali esperienze.

Nelle sale da gioco si può incontrare "l'usuraio di giornata", che approfitta dell'immediata necessità di chi vuole subito rifarsi di una perdita proseguendo impulsivamente a giocare d'azzardo, accettando il costo giornaliero del raddoppio della somma ricevuta in prestito.

L'usura si può nascondere anche in contesti apparentemente legali, come nel caso di attività che sembrano di finanziamento, ma che, invece, celano finalità illecite A tal proposito bisogna sempre controllare che la società che propone il credito sia iscritta presso la Banca d'Italia (il numero di registrazione è sempre riportato nel messaggio pubblicitario); verificare se esiste nell'elenco della Banca d'Italia (reperibile sul sito internet: www.bancaditalia.it - Vigilanza - Intermediari ed altri operatori); diffidare delle società che indicano come unico recapito una utenza mobile.

Come reagire all'usura

Per non cadere nelle mani degli usurai, non si deve restare soli e quindi bisogna rivolgersi con fiducia alle Istituzioni, alle Forze dell'Ordine, alle Associazioni di categoria, per cercare di affrontare e risolvere i problemi finanziari senza cadere nella trappola degli usurai.

Qualora un soggetto sia già caduto nelle mani degli usurai, deve vincere la paura delle minacce e delle ritorsioni, presentando la denuncia presso l'Autorità Giudiziaria o qualsiasi presidio delle Forze di Polizia.

Solo in questo modo la vittima di usura avrà la possibilità di riprendere la sua attività imprenditoriale senza condizionamenti e con il sostegno economico dello Stato.

E' importante denunciare l'usura poiché è un reato che può essere efficacemente contrastato solo con la collaborazione di chi ne è vittima e, più la vittima collabora, meglio si può combatterla.

Nel processo la testimonianza dell'usurato è decisiva. Per questo motivo le norme emanate dallo Stato in materia cercano di incoraggiare la denuncia delle vittime.

Per acquisire utili informazioni è possibile contattare, oltre che tutti gli Uffici delle Forze di Polizia, il numero verde dell'Ufficio del Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura: 800999000.

Sarà possibile in tal modo ottenere tutte le indicazioni utili al caso concreto.

Mutuo - interessi moratori e calcolo del tasso usurario

Con la sentenza numero 350/2013 del 9 gennaio 2013, la Corte di Cassazione ha stabilito che per verificare se il tasso praticato dalla banca sul mutuo ipotecario è usurario, si devono conteggiare anche gli interessi di mora.

Il confronto del tasso praticato dalla banca con il tasso soglia per mutuo ipotecario, pubblicato trimestralmente sui siti internet della Banca d'Italia e del Ministero dell'Economia e delle Finanze, deve avvenire, dunque, tenendo conto anche degli interessi moratori contrattualmente previsti in caso di ritardato pagamento delle rate.

In pratica, il tasso del mutuo è comunque da considerare usurario se la somma tra gli interessi convenzionali (richiesti dalla banca come corrispettivo per il prestito) e quelli moratori fissati nel contratto di mutuo (dovuti dal mutuatario in caso di ritardato pagamento) supera il tasso soglia di usura. Un contratto di mutuo che applica interessi di usura può essere annullato dal giudice su ricorso del mutuatario.

9 Dicembre 2011 · Paolo Rastelli



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