Consumatori morosi per utenze telefoniche: nasce il SIT » Ecco la nuova banca dati per cattivi pagatori

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Consumatori morosi per utenze telefoniche: nasce il SIT » Ecco la nuova banca dati per cattivi pagatori

Sarà istituita la prima banca dati con i nomi degli utenti morosi, per tutti i servizi telefonici, fissi e mobili: il SIT.

Sino ad oggi, si veniva segnalati nelle banche dati dei cattivi pagatori solo in caso di morosità nei confronti di banche e finanziarie.

I sistemi, famigerati, della Crif o della Centrale Rischi hanno svolto la loro funzione di deterrente nei confronti di numerosi furbetti, ma sono stati anche usati, spesso illegittimamente, come lama al collo di quanti, pur in difficoltà economiche, si sono trovati nell'impossibilità di pagare.

Ora, però, sta per nascere anche la banca dati dei cattivi pagatori delle bollette telefoniche.

Praticamente, chi non pagherà la bolletta di Telecom, Vodafone e di altri operatori sarà segnalato e, probabilmente, riceverà sanzioni che, al momento, non è dato conoscere.

Ancora, quindi, brutte notizie per i consumatori italiani.

La novità, accennata alcuni mesi fa e contestata da alcune associazioni dei consumatori, è ormai un fatto: il Garante della Privacy ha cominciato venerdì le consultazioni con le associazioni e conta di varare un provvedimento entro i primi sei mesi del 2015.

Tra qualche mese, dunque, cambierà la vita dei consumatori che hanno qualche conto in sospeso con gli operatori di telefonia.

Chi finisce nella banca dati, infatti, perché moroso per un precedente contratto, potrebbe avere problemi ad attivare servizi telefonici anche con altri operatori.

Allo stato attuale, invece, è possibile disdire un contratto lasciando alcune pendenze e attivarne subito un altro con un diverso operatore. Si può contare sul fatto che le aziende difficilmente fanno causa agli utenti per poche centinaia di euro.

La banca dati morosi, naturalmente, è stata fortemente voluta dagli operatori, per ovvie ragioni.

Fino ad oggi, però, non erano riusciti ad ottenerla, a causa dell'opposizione di numerose associazioni dei consumatori. Ma, adesso, purtroppo, la musica sembra cambiare, a sfavore dei consumatori.

Il Garante aveva pubblicato già ad aprile uno schema di provvedimento, per autorizzare la banca dati. Rivediamo, dunque, come sarà strutturato questa nuovo database.

Il provvedimento dell'Autorità per la protezione della privacy che istituiva la banca dati per utenti morosi di telefonia

La banca dati degli utenti morosi si farà e si chiamerà Sit

Con il provvedimento del 16 Aprile 2014, l'Autorità per la protezione della privacy aveva fissato le regole generali per la nuova banca dati degli utenti telefonici morosi, il Sit, alle quali dovranno attenersi i fornitori di servizi di comunicazione elettronica.

In applicazione dell'istituto del bilanciamento di interessi, previsto dal Codice privacy, l'Autorita' aveva ritenuto che il trattamento dei dati contenuti nel Sit possa essere effettuato dal gestore e dai partecipanti, anche senza consenso, al solo fine di verificare le eventuali morosità del cliente e nel rispetto delle prescrizioni impartite

Il dato relativo al mancato pagamento sara' inserito nel Sit solo nel caso in cui, dopo tre mesi dalla cessazione del contratto, sussista una morosità superiore a 100 euro e solo dopo che l'operatore abbia avvertito il cliente dell'imminente iscrizione, ove non regolarizzi il pagamento.

Nel Sit, che dovrà essere separato, logisticamente e fisicamente da altre banche dati del gestore e protetto da elevate misure di sicurezza, potranno essere trattate solo informazioni di carattere negativo connesse ad eventuali inadempimenti del cliente verso gli operatori, con esclusione di altre finalita' (ricerche di mercato, pubblicita', marketing).

Nel Sit, inoltre, non potranno essere trattati dati sensibili o giudiziari e non potranno essere utilizzate tecniche o sistemi automatizzati di credit scoring.

​Al momento della stipula del contratto il cliente dovrà essere informato, in modo chiaro e preciso, anche del trattamento dei propri dati (anagrafici, codice fiscale o partita iva, importo dovuto per singolo operatore telefonico) effettuato nell'ambito del Sit.

Le regolarizzazioni dei tardivi pagamenti dovranno essere comunicate dall'operatore telefonico al Sit entro 24 ore dall'avvenuta conoscenza, e il Sit dovrà cancellare gli inadempimenti al primo aggiornamento settimanale. Le morosità non sanate, trascorsi 36 mesi dalla risoluzione del contratto, saranno cancellate automaticamente.

Le perplessità sulla nuova banca dati per utenti di telefonia morosi

A parere degli addetti ai lavori, lo scopo di costituire il Sit è quello di evitare che il fenomeno in costante aumento del turismo telefonico finisca per scaricarsi addosso a chi paga regolarmente, ovvero che tutti i milioni di perdite che hanno gli operatori telefonici finiscano per ricadere sui conti degli utenti onesti.

A nostro parere, invece, sembra l'ennesima palese violazione del diritto alla privacy dei cittadini garantito dal Codice della privacy.

Tale sistema, inoltre, suscita non poche perplessità dal momento che andrebbe a creare una banca dati settoriale (delle TLC) di dimensioni ampissime, in grado di bloccare il mercato delle stesse TLC.

Infine è stato specificamente ricordato come la stessa Autorità per la Privacy abbia in più occasioni dichiarato la sua netta contrarietà alla schedatura" dei clienti morosi per profili non prettamente aderenti alla funzione di valutazione del merito creditizio (per cui il nostro ordinamento concede il restringimento del diritto alla privacy dei clienti).

24 Dicembre 2014 · Patrizio Oliva


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