Arriva il Trucam: autovelox di nuova generazione » Vi spieghiamo che cos’è e come funziona

Arriva il Trucam: autovelox di nuova generazione » Vi spieghiamo che cos'è e come funziona

E' in arrivo dalla Polstrada l'autovelox di nuova generazione TRUCAM: controllerà velocità, assicurazione, revisione, cinture di sicurezza e uso di cellulari alla guida.

Arriva il nuovo super autovelox in grado di multare anche chi telefona mentre guida o chi viaggia senza cintura.

La polizia stradale in Sardegna e Lazio sta testando in queste settimane un nuovo strumento di rilevazione per le infrazioni degli automobilisti: il telelaser trucam.

La telecamera HD è in grado di rilevare la velocità fino a 320km/h, può riprendere i mezzi in avvicinamento fino a 1200 metri di distanza ed è in grado di operare anche di notte.

Inoltre può essere montato su una postazione fissa, come gli autovelox tradizionali, ma poiché pesa solo 1,5kg è utilizzabile anche da un operatore di polizia.

Si tratta di un congegno che riserverà molte brutte sorprese per gli automobilisti indisciplinati: chi gli passerà davanti si accorgerà dell'infrazione solo ben oltre il rilevamento, perché la grande distanza rende impossibile l'avvistamento in anticipo della pattuglia della polstrada.

Le nuove modalità consentiranno la contestazione immediata delle infrazioni: gli agenti saranno anche in grado di mostrare ai guidatori pizzicati a infrangere le regole il video appena ripreso direttamente sulla strada.

Il nuovo autovelox, già operativo sulla Pontina e sulla statale 131 in Sardegna, sarà presto in dotazione a ben 382 comandi di polizia stradale in tutto lo Stivale.

Vediamo di capirci di più.

Come funziona il nuovo autovelox trucam

Vi spieghiamo, in sostanza, come nasce e come funziona, nel dettaglio, il nuovo famigerato autovelox trucam.

Rileva la velocità, la distanza di sicurezza e fotografa l' abitacolo con una tale precisione, da poter dire con chiarezza se chi è all'interno ha le cinture allacciate o, mentre guida, sta utilizzando il cellulare.

Si chiama Trucam, è made in Usa e in Italia ne sono state già vendute alcune centinaia di pezzi.

Chi lo ha in dotazione giura che si tratta del più integerrimo sceriffo della strada, pronto a rilevare sei infrazioni in una volta sola, con una precisione a prova di ricorsi.

I punti critici, però, quelli che faranno accapigliare avvocati e giudici di pace sono sempre gli stessi: violazione della privacy e presenza obbligatoria dell' accertatore.

L' evoluzione del più noto telelaser nasce qualche tempo fa a Denver.

A brevettarlo è la Laser tecnology, leader mondiale e produttore esclusivo delle più avanzate tecnologie di misurazione strumentale su strada.

Importatore per l' Italia è invece la Eltraff, azienda di Concorrezzo (in provincia di Monza Brianza), che ad oggi ha commercializzato circa 500 pezzi lungo tutto lo stivale, con un costo variabile dai 14.000 ai 18.000 euro a seconda della raffinatezza del modello.

Sostanzialmente Trucam funziona come il suo predecessore, ossia immortala le auto di passaggio rilevandone la velocità.

Grazie alla sofisticata tecnologia che lo contraddistingue, però, i chilometri orari sono misurati in movimento, lungo il percorso, cosa che dovrebbe rendere più difficile per gli automobilisti spericolati contestare la rilevazione.

Trucam inoltre distingue i mezzi pesanti dalle automobili, applicando a ogni categoria il limite giusto e riesce a rilevare la distanza fra i veicoli stessi, funziona fino a 1,5 chilometri di distanza anche di notte e in situazioni meteo compromesse, come in presenza di nebbia, pioggia o la neve.

Inoltre i filmati che lo strumento garantisce sono ultradefiniti: 480 x 360 pixel per i video, 1920 x 1440 pixel per le foto, con una risoluzione maggiore del full hd.

Capace quindi di mostrare in modo nitido la presenza delle cinture di sicurezza non allacciate o l' uso del cellulare durante la guida.

Le questioni che restano aperte sono due. Innanzitutto la privacy.

Se in passato il problema erano le fotografie spedite a casa insieme al bollettino delle sanzioni, dalle improvvide amministrazioni costrette poi a risarcire gli automobilisti indisciplinati per violazione della privacy, oggi la questione è più delicata.

Come prevede il Codice della strada, in Italia, un rilevatore fisso senza l' agente presente può essere utilizzato esclusivamente in alcuni casi.

La situazione assicurativa e la revisione dell' auto, come dimostra la diffusione del recente sistema Targa system sono accertabili da remoto attraverso documentazione fotografica e così anche il superamento dei limiti di velocità.

Al contrario, invece, cinture allacciate e guida con il telefonino sono violazioni che possono essere sanzionate soltanto direttamente dall'agente accertatore.

Le contraddizioni normative del nuovo autovelox trucam

Ecco quali sono le contraddizioni normative che ruotano attorno al nuovo dispositivo elettronico trucam.

Tutto ruota attorno al fatto che questo Telelaser può sanzionare chi sgarra in fatto di telefonino e cintura.

Le regole sono piuttosto delicate e complesse, e soggette a più interpretazioni.

In linea di massima, il poliziotto deve fermare il trasgressore: gli consegna il verbale in mano.

È la contestazione differita.

Il Codice della Strada prevede una serie di eccezioni su cui ancora si dibatte (una ragione in più per riscrivere un Codice ormai antiquato): in certe occasioni, la multa arriva a casa.

Tipico il caso degli autovelox e dei Tutor.

Ma la domanda è: col Trucam, quali sono le multe regolari?

Premesso che l’apparecchio è perfettamente lecito, omologato, tarato; il poliziotto come può usare questo dispositivo?

La risposta è sì. Ma solo a una condizione: il poliziotto deve fermare il trasgressore.

Ci deve essere la contestazione immediata.

Il dispositivo fa da prova: il filmato dimostra che il guidatore viaggiava o con lo smartphone in mano o senza cintura.

Può anche verificarsi una situazione estrema: il conducente viaggiava troppo veloce, impugnando il cellulare e privo di sistema di ritenuta. L’occhio elettronico è anche in grado di individuare queste violazioni di notte, al buio, grazie agli infrarossi.

A quanto pare, almeno per adesso, non ci sono margini per proporre ricorso contro la multa. Anche sotto il profilo della privacy, sembra che il guidatore sia garantito.

Va tuttavia ricordato che qualsiasi strumento elettronico (per il rilevamento delle infrazioni stradali) è protagonista di centinaia di sentenze di ogni ordine e grado, vista la complessità della materia.

Con una giurisprudenza talvolta contraddittoria.

In particolare, qualche perplessità (un po’ per tutti questi strumenti in mano alle Forze dell’ordine) può forse nascere dal fatto che l’agente non ha potuto fermare subito il trasgressore.

29 Marzo 2017 · Giuseppe Pennuto


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