Tripadvisor non è responsabile della veridicità delle recensioni pubblicate sul sito

Non è responsabile della veridicità delle recensioni il titolare del sito che pubblica in modo chiaro di non essere in grado di verificare il contenuto delle stesse.

Così si sono espressi i giudici del TAR Lazio nella sentenza 9355/15, accogliendo il ricorso alla sanzione amministrativa di 500 mila euro inflitta dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust o AGCM) alla società che gestisce il sito Tripadvisor, ritenuta colpevole di aver diffuso informazioni ingannevoli con false recensioni da parte di soggetti che non hanno effettivamente fruito dei servizi offerti dalle strutture oggetto della recensione stessa, alcune delle quali avevano addirittura cessato di esistere.

Per l'Antitrust sul sito Tripadvisor risultava violato l’obbligo di consentire ai consumatori di ottenere un quadro informativo chiaro, esaustivo e veritiero in relazione alle recensioni ivi riportate. La società che gestisce il sito si era difesa sostenendo che le recensioni non avrebbero in alcun modo potuto trarre in inganno ed influenzare i consumatori dal momento che questi erano posti perfettamente a conoscenza del fatto che i giudizi (positivi o negativi) non potevano essere ricondotti direttamente a Tripadvisor ma agli autori degli stessi e che comunque, risultava ben chiara ed espressa nel sito la presa di distanza di Tripadvisor dalle opinioni espresse nei contributi pubblicati.

I giudici amministrativi hanno preso atto come nel sito Trpadvisor siano chiaramente presenti e visibili delle istruzione per l’uso che illustrano ai consumatori, anche a coloro che accedono per la prima volta, la corretta modalità di utilizzo delle informazioni, che deve essere collegata alla quantità e alla media delle stesse al fine di verificarne l’efficacia e non alla semplice lettura di una sola recensione. In tal modo il consumatore, a parere dei giudici amministrativi, è messo in condizione di verificare sulla base della quantità delle recensioni relative ad una determinata struttura se la stessa soddisfi o meno le sue esigenze.

Per i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, non essendo possibile verificare i fatti riconducibili a milioni di recensioni, come ammesso dalla stessa AGCM, non si comprende quale nocumento per il consumatore abbia rilevato l’Anitrust nelle sua valutazioni conclusive, in quanto il consumatore, sin dal primo contatto, viene posto in realtà in condizione di avere un quadro informativo chiaro, completo, esaustivo e veritiero in relazione alla conformazione dello specifico servizio offerto sul sito.

22 Luglio 2015 · Giovanni Napoletano


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