tutela consumatori - vizi della cosa venduta


Garanzia per i vizi della cosa venduta – il termine breve di otto giorni per la denuncia vale solo se il vizio è apparente

1 Novembre 2015 - Giovanni Napoletano


In tema di garanzia per vizi della cosa venduta, il termine breve di otto giorni per la denuncia (solo per il "vizio apparente", che è quello rilevabile attraverso un rapido e sommario esame del bene utilizzando una diligenza inferiore a quella ordinaria) decorre dal giorno del ricevimento della merce, mentre per gli altri vizi il termine decorre dal momento della "scoperta", la quale si ha allorquando il compratore abbia acquistato "certezza" (e non semplice sospetto) che il vizio sussista. È vero, pertanto, che, in tema di vendita di cose mobili da trasportare da un luogo ad un altro, l'art. 1511 del codice civile, facendo decorrere il termine per la denuncia dei vizi dal ricevimento, impone un onere di diligenza a carico del compratore, consistente nel dovere di esaminare con tempestività la cosa, ponendosi così in grado di rilevarne i difetti eventuali anche con una indagine a campione. Come già accennato, [ ... leggi tutto » ]


Quando è possibile la risoluzione del contratto di acquisto se ci viene venduto un bene parzialmente altrui

30 Ottobre 2015 - Giorgio Martini


L'ipotesi di vendita di cosa parzialmente altrui, disciplinata dall'articolo 1480 del codice civile, si configura sulla base della situazione oggettiva del bene alienato al momento della stipula del relativo contratto, quando il diritto del venditore è limitato ad una porzione materiale del bene e non all'intero, ovvero quando egli venda l'intero pur avendo un diritto pro quota. Gli elementi soggettivi, conoscenza o ignoranza del compratore al riguardo, si riflettono sulle conseguenze dell'atto, e difatti la norma citata prevede che il compratore può chiedere la risoluzione del contratto solo se, al momento della conclusione, ignorasse che il bene non era interamente di proprietà del venditore e se, inoltre, si possa ritenere che egli non avrebbe acquistato il bene senza quella parte di cui non è divenuto proprietario. In mancanza dell'una o dell'altra delle predette condizioni, il compratore ha diritto soltanto alla riduzione del prezzo corrispondente alla parte che non ha potuto [ ... leggi tutto » ]


Vizi della cosa venduta e tutela del consumatore

16 Ottobre 2015 - Giovanni Napoletano


In tema di compravendita, all'acquirente (creditore) sarà sufficiente denunciare la presenza di vizi o di difetti che rendano il bene consegnato inidoneo all'uso al quale è destinato o che ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore, essendo a carico del venditore (debitore) l'onere di dimostrare di avere consegnato una cosa che sia conforme alle caratteristiche del tipo ordinariamente prodotto ovvero la regolarità del processo di fabbricazione o di realizzazione del bene; ove sia stata fornita tale prova, sarà allora onere del compratore dimostrare l'esistenza di un vizio o di un difetto intrinseco della cosa, ascrivibile al venditore. Il riconoscimento dei vizi della cosa venduta da parte del venditore, che rende superflua la denunzia dei vizi stessi o la comunicazione della denunzia entro i termini previsti dalla normativa, non è soggetto ad una forma determinata e può esprimersi attraverso qualsiasi manifestazione, purché univoca e convincente, quali l'esecuzione di riparazioni o la [ ... leggi tutto » ]


Vizi della cosa venduta – lo scontrino fiscale è prova dell’avvenuto acquisto

14 Luglio 2015 - Giovanni Napoletano


A fronte dell'acquisto al dettaglio di beni di consumo, acquisto che normalmente avviene verbalmente e attraverso lo scambio reale della cosa e del prezzo, non si può esigere dall'acquirente consumatore prova più specifica e dettagliata dell'acquisto che la produzione dello scontrino fiscale rilasciato dal negoziante: documento che è da ritenere idoneo a fornire la prova richiesta, soprattutto se il documento rilasciato da quel negozio tratti quel tipo di articoli e se il relativo prezzo corrisponda al valore del bene. Ove il prezzo corrisponda al valore del bene che si assume acquistato e la marca rientri fra quelle commercializzate in quel negozio, la contestazione dell'acquisto da parte del venditore e l'addebito al cliente di essersi disonestamente avvalso di un documento altrui, assume la valenza di una vera e propria eccezione, i cui elementi costitutivi debbono essere dimostrati da chi tale eccezione sollevi. Tanto più quando si consideri che è ben più [ ... leggi tutto » ]


Preliminare di compravendita – i termini di prescrizione per la denuncia di vizi non decorrono dalla data di immissione anticipata

25 Febbraio 2015 - Piero Ciottoli


in caso di preliminare di compravendita, la consegna anticipata dell'immobile oggetto dell'accordo effettuata prima della stipula del rogito non determina la decorrenza del termine di decadenza per opporre i vizi noti, né comunque di quello di prescrizione, perché l'onere della tempestiva denuncia presuppone che sia avvenuto il trasferimento del diritto. Per il preliminare di vendita non trovano, dunque, applicazione le norme sulla garanzia della cosa venduta, norme che hanno come loro presupposto l'avvenuto trasferimento della proprietà del bene, in quanto il contratto in esame è caratterizzato, come è noto, tra l'altro, proprio dalla mancanza dell'effetto traslativo. Piuttosto, prima della stipula dell'atto definitivo, la presenza di vizi nel bene consegnato, abilita il promissario acquirente per la denuncia dei vizi della cosa venduta - ad opporre una eccezione di contratto non adempiuto al venditore che gli chieda di aderire alla stipulazione del contratto definitivo e di pagare contestualmente il saldo del prezzo, [ ... leggi tutto » ]