vademecum del protestato


Cai centrale allarme interbancaria – iscrizione revoca e sanzioni

12 Giugno 2013 - Simonetta Folliero


Cosa è la CAI (Centrale d'Allarme Interbancaria) Presentiamo di seguito una scheda informativa sulla CAI - Centrale Allarme Interbancaria, un archivio gestito dalla società SIA per  Bankitalia, che raccoglie i dati dei soggetti classificati come cattivi pagatori per emissione  di assegni senza provvista o autorizzazione e/o per utilizzo irregolare di carte di credito. La Centrale d'Allarme Interbancaria (CAI) è l'archivio informatizzato degli assegni e delle carte di pagamento irregolari istituito presso la Banca d'italia ai sensi della legge 205/99 e del decreto legislativo 507/99, nonchè dal regolamento attuativo di quest'ultimo (decreto Ministero della giustizia 458/01) e dal regolamento della Banca d'Italia del 29/1/02. Questo archivio informatizzato è stato istituito in seguito alla depenalizzazione di una serie di reati minori tra cui l'emissione di assegni senza provvista o autorizzazione, e la Banca d'Italia ne ha affidato gestione alla S.I.A, Società Interbancaria per l'Automazione. Sono obbligati alle segnalazioni le banche, le poste, [ ... leggi tutto » ]


Protesto cambiali – pagamento entro 12 mesi dalla levata del protesto

13 Dicembre 2010 - Simone di Saintjust


Il debitore, che esegue il pagamento di un effetto (pagherò cambiario o tratta accettata), entro 12 mesi dalla levata del protesto, può chiedere la cancellazione definitiva dal Registro Informatico dei Protesti, presentando domanda al Presidente della Camera di Commercio, corredata di: titolo in originale con atto di protesto o dichiarazione di rifiuto di pagamento; fotocopie fronte retro dell'effetto ed atto di protesto o rifiuto di pagamento; quietanza di pagamento in originale. Per evitare gli effetti negativi della pubblicità di eventuali protesti di cambiali levati nell'arco di tempo compreso tra il giorno 27 ed il giorno 26 del mese successivo, è possibile, presentare domanda di cancellazione dal tabulato, entro il giorno 10 del mese seguente: ciò consente di acquisire il diritto ad essere depennati dall'elenco dei protesti prima dell'inserimento nella banca dati del Registro Informatico dei Protesti (es. per protesti levati dal 27 giugno al 26 luglio le richieste di cancellazione [ ... leggi tutto » ]


Prestiti a protestati e cattivi pagatori » chi sono i protestati

21 Ottobre 2008 - Ludmilla Karadzic


Prestiti a protestati e cattivi pagatori » Chi sono i protestati I prestiti a protestati e cattivi pagatori rappresentano un particolare segmento del mercato creditizio. Anzitutto, parlando di prestito al protestato a quale soggetto ci si riferisce? Rivestono purtroppo lo status di protestati quei debitori che non siano stati in grado, per tanti motivi, di onorare il pagamento di un assegno, una tratta, una cambiale o titoli simili. In questo caso viene elevato il protesto che è un procedimento al termine del quale il debitore acquisisce la "qualità" di protestato. Grazie a tale fattispecie è nata la terminologia legata ai prestiti e finanziamenti per i protestati. Il Registro Informatico dei Protesti I protestati vengono inseriti, iscritti e pubblicati in uno speciale elenco o registro informatico dei protesti  tenuto e curato presso tutte le camere di commercio ex legge numero 480/1995, cui chiunque può accedere pubblicamente. La iscrizione nel registro o [ ... leggi tutto » ]


Assegni a vuoto – ricorso al giudice di pace contro l’ingiunzione di pagamento del prefetto

18 Dicembre 2007 - Ludmilla Karadzic


Assegni a vuoto - ricorso contro ingiunzione pagamento L'emissione di assegni senza provvista (a vuoto) è un illecito amministrativo che viene punito con sanzioni pecuniarie e accessorie. Il Prefetto del luogo di pagamento dell'assegno, alla ricezione del rapporto o dell'informativa da parte del notaio, del segretario comunale o della banca che ha sollevato protesto, provvede alla notifica degli estremi della violazione al soggetto che ha emesso l'assegno, il quale ha 30 giorni di tempo per inviare scritti difensivi corredati da idonea documentazione. Non è ammessa audizione personale. La Prefettura, valutate le deduzioni una volta presentati gli atti, può emettere l'ordinanza-ingiunzione di pagamento di una sanzione pecuniaria e disporre, in eventuale aggiunta, una sanzione accessoria ovvero l'archiviazione del procedimento. La sanzione pecuniaria viene graduata in relazione alla gravità dell'illecito. Entro e non oltre i 5 anni successivi alla segnalazione, viene emessa l'ingiunzione di pagamento (con cui viene chiesto il pagamento della [ ... leggi tutto » ]