Trattamento di fine rapporto (TFR)


Divorzio » come si calcola la quota del tfr che spetta all’ex moglie?

20 Novembre 2013 - Chiara Nicolai


In tema di separazione e divorzio, come è calcolata la quota del TFR spettante alla ex moglie? Nel procedimento di divorzio la quota di Tfr che spetta alla ex moglie va quantificata sulla scorta del Tfr netto corrisposto in precedenza al marito. Infatti, l'articolo 2120 Cc ammette il lavoratore a richiedere in costanza di rapporto anticipazioni sul Tfr già maturato, confermando così la piena disponibilità su parti del trattamento con l'acquisizione delle somme percepite al matrimonio. Inoltre, l'articolo 12 bis legge Divorzio non può che interpretarsi nel senso di garantire al coniuge beneficiario la corresponsione di una quota di Tfr, calcolata sulla somma che viene corrisposta al lavoratore successivamente alla sentenza di divorzio (nella specie, è stata correttamente quantificata la quota spettante alla moglie sulla scorta del Tfr netto corrisposto al marito e non sul lordo. In caso contrario, infatti, questi sarebbe tenuto a corrispondere alla moglie una quota in [ ... leggi tutto » ]


Contratti di prestito – il prestito delega

14 Agosto 2013 - Chiara Nicolai


Il prestito delega (o delegazione di pagamento), è una forma di prestito personale di cui possono usufruire i lavoratori dipendenti. Tale forma di prestito è regolata dalla legge 180 del 05.01.1950 e dal DPR 895 del 28.07.1950 e successive modifiche. Per capire di cosa si tratta possiamo partire dalla cessione del quinto dello stipendio, essa funziona basandosi sulla cessione di una parte della busta paga o pensione prelevandolo direttamente alla fonte. Sarà quindi il nostro datore di lavoro o l'ente pensionistico che pagherà direttamente la nostra rata. Questo tipo di prestito permette di ottenere del denaro dando come garanzia solamente il proprio stipendio. Quel quinto di stipendio però lo si può far passare ad una frazione maggiore, attraverso appunto il prestito delega. Tale tipologia di prestito nasce infatti dalla necessità di avere in prestito cifre più alte, anche se abbiamo già un finanziamento che grava sulla nostra busta paga. La [ ... leggi tutto » ]


Tfr » quando è possibile richiederlo anticipatamente?

9 Luglio 2013 - Stefano Iambrenghi


Quando si può richiedere l'anticipo del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) Alla fine del rapporto di lavoro il lavoratore ha diritto ad una somma di denaro, detta trattamento di fine rapporto (TFR) e comunemente nota come liquidazione. Tuttavia, in alcuni casi, il lavoratore che abbia almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro può ottenere, una sola volta nel corso del rapporto, un anticipo, non superiore al 70%, del TFR maturato. Le richieste di anticipo vengono soddisfatte annualmente dal datore di lavoro nel limite del 10% degli aventi diritto, e del 4% dei dipendenti. I casi in cui è possibile ottenere l'anticipo del TFR sono due: spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche; acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli, documentato con atto notarile. I contratti collettivi possono stabilire condizioni di miglior favore, per esempio prevedendo altri [ ... leggi tutto » ]


Contratti di prestito – cessione del quinto dello stipendio

26 Giugno 2013 - Chiara Nicolai


La cessione del quinto dello stipendio è un prestito non finalizzato all'acquisto di uno specifico bene o servizio ed è disciplinato dalla normativa sul credito al consumo. Il prestito attraverso la cessione del quinto dello stipendio può essere richiesto esclusivamente dal lavoratore dipendente, sia pubblico che privato, il quale ottiene direttamente dalla banca o finanziaria la disponibilità di una somma con cui, successivamente, potrà finanziare qualsiasi tipo di spesa. Il prestito con cessione del quinto dello stipendio prevede rate di importo fisso non superiori alla quinta parte dello stipendio che vengono rimborsate automaticamente grazie alla trattenuta diretta sulla busta paga;  di conseguenza, l'ente finanziatore riceverà i rimborsi direttamente dal datore di lavoro. Il prestito con cessione del quinto prevede un tasso di interesse fisso - espresso dal TAN e TAEG - ed un rimborso secondo un piano di ammortamento alla francese: quindi rate costanti (di importo non superiore alla quinta [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo – domande e risposte

21 Giugno 2013 - Giovanni Napoletano


Credito al consumo - Italiani da formiche a cicale Fino a qualche anno fa la maggior parte degli Italiani, da sempre considerati come un popolo di formichine dedito agli investimenti sicuri, accedeva al credito al consumo solo per far fronte a spese straordinarie. Oggi, invece, la situazione è cambiata: contrarre piccoli debiti è diventato uno stile di vita, basti pensare che nel 2005 il credito al consumo ha riguardato ben 7.000.000 di famiglie. Così, in poco tempo, gli italiani si sono adeguati alla nuova dottrina del credito al consumo e sono passati dagli acquisti importanti fatti a rate, come la macchina o i grandi elettrodomestici, a quelli più comuni come telefonini, personal computer, vacanze ecc. Il credito al consumo è una forma di finanziamento (prestito) riservata esclusivamente al consumatore (e quindi sono esclusi prestiti a tutti coloro che agiscono per la propria attività professionale) e finalizzato all'acquisto di beni o [ ... leggi tutto » ]