Trattamento di fine rapporto (TFR)


Il tfr del lavoratore ammesso al passivo fallimentare deve essere erogato dal fondo di garanzia inps

8 Gennaio 2016 - Tullio Solinas


L'INPS non può negare l'esistenza del diritto al TFR e alle ultime tre mensilità se si tratta di crediti ammessi al passivo in sede di procedura concorsuale. Ciò perchè l'INPS subentra ex lege nel debito del datore di lavoro insolvente, previo accertamento del credito del lavoratore e dei relativi accessori mediante insinuazione nello stato passivo divenuto definitivo e nella misura in cui esso risulta in quella sede accertato. In altre parole, una volta che i crediti vantati dai lavoratori siano stati, a torto o a ragione, definitivamente ammessi al passivo della società sottoposta a procedura concorsuale, l'INPS non può contestare tale accertamento, che vincola l'istituto previdenziale sia che abbia partecipato alla procedura concorsuale, sia che ad essa sia rimasto estraneo. L'assunto è confermato dalla ratio della legge, che è quella di garantire i crediti insoddisfatti dei lavoratori, senza costringerli ad ulteriori estenuanti accertamenti in altra sede nei confronti dell'INPS nonché [ ... leggi tutto » ]


Al coniuge divorziato titolare di assegno divorzile spetta anche il 40% del tfr percepito dal coniuge obbligato

15 Dicembre 2015 - Carla Benvenuto


Il coniuge nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio ha diritto, se non passato a nuove nozze e in quanto titolare di assegno divorzile, ad una percentuale del trattamento di fine rapporto (TFR) percepita dall'altro coniuge all'atto della cessazione del rapporto di lavoro, anche se l'indennità viene a maturare dopo la sentenza. Tale percentuale è pari al quaranta per cento del TFR totale riferibile agli anni in cui il rapporto di lavoro è coinciso con il matrimonio. Ai fini del calcolo della percentuale spettante al coniuge divorziato titolare di assegno divorzile vanno conteggiate anche le anticipazioni sul TFR già percepite dal coniuge obbligato, a meno che quest'ultimo non dimostri che quelle anticipazioni si riferiscano ad epoca antecedente all'instaurazione del giudizio divorzile oppure coeva alla convivenza matrimoniale o al periodo di separazione personale. Questo il principio giuridico sancito dai giudici della [ ... leggi tutto » ]


Il lavoratore non può rinunciare al tfr prima di averne maturato il diritto alla liquidazione

17 Novembre 2015 - Tullio Solinas


Atteso che il diritto alla liquidazione del trattamento di fine rapporto del lavoratore ancora in servizio è un diritto futuro, la rinuncia effettuata dal lavoratore è radicalmente nulla ai sensi degli artt. 1418, secondo comma, e 1325 cod. civ., per mancanza dell'oggetto, non essendo ancora il diritto entrato nel patrimonio del lavoratore e non essendo sufficiente l'accantonamento delle somme già effettuato. La considerazione che non era ancora maturato il diritto alla liquidazione del TFR, essendo il lavoratore ancora in servizio al momento dell'atto di disposizione, è determinante ai fini della soluzione della delibata questione, giacché per lo scrutinio di legittimità e validità della rinuncia, non basta l'accantonamento delle somme già effettuato. Ciò in quanto il diritto non è ancora entrato nel patrimonio del soggetto e quindi l'eventuale rinuncia prima della cessazione del rapporto di lavoro è nulla per mancanza dell'oggetto. Così hanno deciso i giudici della Corte di cassazione con [ ... leggi tutto » ]


Divorzio: dai debiti alle dispute tra ex coniugi » tutto quello che c’è da sapere su pensione di reversibilità diritto di abitazione e tanto altro

28 Settembre 2015 - Gennaro Andele


Divorzio: dai debiti alle dispute tra ex coniugi » Tutto quello che c'è da sapere su pensione di reversibilità diritto di abitazione e tanto altro Tutto quello che c'è da sapere su pensione di reversibilità, assegno divorzile, diritto di abitazione e tutela del patrimonio nell'ambito del divorzio: dai debiti alle dispute tra ex coniugi. In caso di divorzio, quali sono i diritti per l'eredità dell'ex coniuge defunto? E' possibile ricorrere all'istiuto del divorzio per tutelare il patrimonio ereditario, in presenza di figli, eventualmente a rischio? Cosa si intende e come va applicato il diritto di abitazione? E ancora, come va ripartito correttamente l'assegno divorzile? A queste, ed altre domande, sempre in materia di divorzio, risponderemo con la redazione di questo intervento. Quali sono i diritti del coniuge divorziato in merito ad eredità pensione di reversibilità assegno divorzile ed assegnazione della casa familiare Vediamo, nel dettaglio, quali sono i reali diritti [ ... leggi tutto » ]


Trattamento di fine rapporto e trattamento di fine servizio (o indennità di buonuscita) – differenze

14 Settembre 2015 - Tullio Solinas


L'indennità di buonuscita (trattamento di fine servizio o TFS) è l'importo che spetta ai dipendenti civili e militari dello Stato assunti a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000, alla cessazione, per qualunque causa, del rapporto di lavoro con l'Amministrazione di appartenenza. Il trattamento di fine rapporto (TFR), invece, è l'importo corrisposto ai dipendenti privati e a quelli pubblici assunti con contratto a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000. La base contributiva, cui l'indennità di buonuscita deve essere commisurata, non può includere emolumenti diversi da quelli espressamente menzionati dal DPR 1032/1973 (articolo 38), la cui elencazione ha carattere tassativo, restando, pertanto, esclusa ogni possibilità di interpretare le locuzioni "stipendio", "paga" o "retribuzione" nel senso generico di retribuzione onnicomprensiva, riferibile a tutto quanto ricevuto dal lavoratore in modo fisso e continuativo e con vincolo di corrispettività con la prestazione lavorativa. Più in particolare, il DPR 1032/1973, nell'individuare all'articolo 38 la [ ... leggi tutto » ]