tassa per la spazzatura


Pignoramento ingiusto del quinto dello stipendio e recupero crediti

25 Novembre 2011 - Rosaria Proietti


Pignoramento quinto per non aver pagato tassa rifiuti Non avevo pagato la tassa rifiuti 2007 per un importo di 47,46 euro. Il 26.10.2009 mi arriva una intimazione di pagamento dalla soc. Abaco (recupero crediti) per un importo di 63,33 che io paga il 21.12.2009. Il 28.12.2009 mi arriva un'altra intimazione di pagamento per la stessa tassa di 91,99 euro. Ho fatto notare che avevo già pagato prima della nuova notifica. Il 22.03.2010 mi arriva una procedura di pignoramento del quinto dello stipendio (mai avvenuto tra l'altro)per l'importo di 65,07 (praticamente i 28,16 euro che mancavano + altre loro spese). Ho mandato loro una mail in cui ribadivo che avevo pagato prima della notifica e che secondo me visto che l'importo della tassa l'avevano recuperato trovavo ingiusto pagare spese su spese che non esistono. Nessuna risposta. Ieri mi arriva una mail dall'abaco che risulto essere debitore per una tassa dei rifiuti [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento dello stipendio con cessione e separazione – a volte conviene

20 Novembre 2011 - Ornella De Bellis


Sono un lavoratore dipendente su cui incombono azioni esecutive promosse da Equitalia e da altri creditori. Attualmente percepisco circa 1700 euro netti al mese. Anni fa ho ceduto il quinto dello stipendio per far fronte ad una grave malattia che mi ha colpito all'improvviso (fanno tutte così) e per la quale era necessario sottoporsi a cure costose ed urgenti; cure non prestate, nella mia regione, dal Sistema Sanitario Nazionale e altrove disponibili ma, con liste di attesa incompatibili con i tempi di evoluzione della malattia. In conseguenza della cessione del quinto, attualmente, mi viene operata una trattenuta di 350 euro mensili. Sono separato ed in forza alla sentenza di separazione e ad una successiva azione di pignoramento dello stipendio per crediti alimentari, promossa dalla mia ex moglie,  mi vengono prelevate alla fonte  500 euro, ogni mese. Più 200 euro per il mantenimento della mia piccola stella, che corrispondo volontariamente.  Si [ ... leggi tutto » ]


Notifica della cartella esattoriale – termini di decadenza e di prescrizione

24 Gennaio 2011 - Antonella Pedone


Notifica della cartella esattoriale – termini di decadenza e di prescrizione I termini di decadenza e prescrizione variano a seconda del tipo di credito preteso nella cartella esattoriale La cartella esattoriale deve essere notificata entro termini ben precisi. Questi termini si distinguono in termini di decadenza e termini di prescrizione. I termini di decadenza, ove non rispettati, comportano la perdita della possibilità di esercitare un determinato potere. Ad esempio, nel caso della cartella esattoriale notificata oltre il termine di decadenza, l'ente creditore perde il potere di procedere alla riscossione tramite ruolo. Resta salvo, tuttavia, il credito preteso, che potrebbe essere recuperato mediante le procedure ordinarie previste dal codice di procedura civile, quali ad esempio il ricorso per decreto ingiuntivo. I termini di decadenza non possono essere sospesi nè interrotti (a differenza dei termini di prescrizione). In altre parole, la decadenza è impedita solo dal compimento dell'atto previsto dalla legge (o dall'accordo [ ... leggi tutto » ]


Tarsu e rifiuto del servizio da parte del contribuente

8 Novembre 2010 - Giorgio Valli


La Corte di Cassazione ribadendo la natura tributaria della TARSU ha affermato che è irrilevante la dichiarazione con cui il contribuente rinuncia ad avvalersi del pubblico servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Infatti “i comuni esercitano in regime di privativa la raccolta e la gestione dei rifiuti solidi urbani e di quelli assimilati e per la prestazione del relativo servizio grava sui cittadini l'obbligo del pagamento del tributo, indipendentemente dal fatto che essi utilizzino il servizio medesimo, perchè ne abbiano la possibilità. Ne consegue che, con riferimento ad annualità di imposta precedenti al 2003, non da diritto ad alcuna esenzione o riduzione del tributo la dichiarazione del contribuente di non volersi avvalere del servizio pubblico per lo smaltimento di rifiuti speciali, assimilabili a quelli urbani” (C.Cass. Sent. numero 17381 del 23 luglio 2010). [ ... leggi tutto » ]


Fra cessione volontaria e pignoramento forzato, i 3/5 dello stipendio possono andare in fumo

19 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


Consulenze da parte di un esperto non siamo in grado di fornirle, Francesco. Si deve accontentare delle mie affermazioni che hanno un grado di attendibilità del 50%. In pratica un post è attendibile, nell'altro scrivo solo fesserie. Ciò premesso le dico che, oltre alla cessione del quinto, che è opzione volontaria, il suo stipendio netto potrà essere sottoposto ad un prelievo forzoso del 20%, finalizzato a soddisfare i crediti di natura finanziaria da lei ottenuti e non rimborsati. Un altro quinto (sempre dello stipendio al netto delle ritenute di legge e non della cessione o di eventuali pignoramenti) potrà essere pignorato solo se lei contraesse altri debiti di natura fiscale e/o contributiva (INPS, Agenzia Entrate, ICI, TARSU ecc…). La situazione si potrebbe complicare se, dopo che sua moglie “ha buttatto via tutto con attività che purtroppo è andata in rovina” con “circa 50.000 € di debiti con diverse finanziarie e [ ... leggi tutto » ]