successione eredità


Debiti tributari ed accettazione dell’eredità

26 Febbraio 2016 - Giorgio Valli


In tema di obbligazioni tributarie, grava sull'Amministrazione finanziaria creditrice del de cuius l'onere di provare l'accettazione dell'eredità da parte del chiamato, per potere da lui esigere l'adempimento dell'obbligazione del defunto. Tale onere non può essere assolto con la produzione della sola denuncia di successione, mentre è idoneamente adempiuto con la produzione degli atti dello stato civile, dai quali è dato coerentemente desumere quel rapporto di parentela con il de cuius che legittima alla successione, o di qualsiasi altro documento dal quale possa, con pari certezza, desumersi la sussistenza di detta qualità. Costituisce, invece, onere degli eredi produrre l'eventuale atto di rinuncia all'eredità, a fronte del quale incomberà, poi, sull'Amministrazione finanziaria l'onere di provarne la mancata inserzione nel registro delle successioni ai fini dell'opponibilità di tale atto ai terzi. Sono quelle appena esposte le indicazioni dei giudici di legittimità, in tema di eredità dei debiti tributari, fornite con la sentenza 3611/16 [ ... leggi tutto » ]


Alienazione della quota in comunione ereditaria – prelazione e diritto di riscatto dei coeredi

4 Febbraio 2016 - Roberto Petrella


Il coerede, che vuoi alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione. Questo diritto deve essere esercitato nel termine di due mesi dall'ultima delle notificazioni. In mancanza della notifica, i coeredi hanno diritto di riscattare la quota dall'acquirente e da ogni successivo avente causa, finché dura lo stato di comunione ereditaria. Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti uguali. Tale disposizione concede, quindi, a tutti i coeredi un diritto di prelazione nel caso uno di loro ceda in tutto od in parte la sua quota di eredità, a condizione che l'acquirente sia non un coerede, ma un soggetto estraneo alla comunione. In tema di successione per rappresentazione il discendente rappresentante che subentri nel luogo e nel [ ... leggi tutto » ]


Immobile cointestato in successione e problemi tra gli eredi » come effettuare lo scioglimento di una comunione ereditaria

22 Dicembre 2015 - Andrea Ricciardi


Immobile cointestato in successione e problemi tra gli eredi » Come effettuare lo scioglimento di una comunione ereditaria Nella fattispecie di un immobile, o di un altro bene, cointestato, dopo la successione, tra due eredi, i quali non riescano ad accordarsi sulla spartizione, in quale caso ed in che modo è possibile sciogliere una comunione ereditaria? Quando più soggetti sono chiamati a succedere in un'eredità e non trovano un accordo per la ripartizione dei beni, né il defunto ha stabilito quali beni devono essere destinati ad ognuno di loro, il Giudice, su domanda di uno qualsiasi dei coeredi, può provvedere alla ripartizione del patrimonio ereditario e quindi allo scioglimento della comunione. Questo, però, esclusivamente in alcuni casi e secondo una determinata procedura. Vediamo quale nel prosieguo dell'articolo Che cos'è e come funziona la divisione in linea generale ed in ambito giuridico Prima di spiegare il procedimento dello scioglimento della comunione [ ... leggi tutto » ]


La successione necessaria – eredità relitta quota disponibile al testatore e quota riservata ai legittimari

10 Dicembre 2015 - Annapaola Ferri


L'ordinamento giuridico prevede che i più stretti congiunti del de cuius hanno il diritto di ottenere, anche contro la volontà del defunto e in contrasto con gli atti di disposizioni dallo stesso posti in essere, una quota di valore del patrimonio ereditario e dei beni donati in vita dal defunto stesso (diritto di legittima o di riserva). La legge configura così una "successione necessaria", in forza della quale le disposizione del defunto lesive della "quota di legittima", pur non essendo invalide (nulle o annullabili), sono tuttavia soggette a riduzione, sono cioè suscettibili - su domanda del legittimario leso (azione di riduzione) - di essere private della loro efficacia giuridica nella misura necessaria e sufficiente a reintegrare il diritto del legittimario. In tal senso, l'azione di riduzione si configura propriamente come un'azione con la quale il legittimario, leso nel suo diritto di legittima dalle disposizioni testamentarie o dagli atti di donazione [ ... leggi tutto » ]


Testamento olografo – e’ nullo se manca la data

24 Novembre 2015 - Roberto Petrella


Il testamento olografo deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto dal testatore; la data deve contenere l'indicazione del giorno, mese e anno: la mancanza della data nel testamento olografo è causa di annullabilità dello stesso. Secondo giurisprudenza consolidata, in tema di validità del testamento olografo, la completa indicazione della data, composta di giorno, mese ed anno, costituisce un requisito essenziale di forma dell'atto e, pertanto, deve escludersi che la data del testamento possa ricavarsi da elementi estranei all'atto. Ciò che conta è che sulla scheda testamentaria vi sia una data scritta di pugno dal testatore o che essa sia comunque ricavabile, nella sua completezza di giorno, mese e anno, dal contenuto della scheda testamentaria. La data del testamento olografo, ove non espressamente indicata nell'atto, può essere ricavata da dati o indicazioni equipollenti in esso contenuti. È questo il caso in cui il testatore, anziché apporre al testamento in modo [ ... leggi tutto » ]