spese di giustizia


Contenzioso per spese processuali liquidate dalle commissioni tributarie – e’ competente il giudice tributario

27 Agosto 2015 - Ludmilla Karadzic


Quando le somme pretese dalla Pubblica Amministrazione sono riconducibili a spese legali liquidate, con sentenza passata in giudicato, nell'ambito di precedente giudizio tributario, il relativo contenzioso deve essere ricondotto alla giurisdizione tributaria. Va, dunque, affermato il seguente principio di diritto: in base alla normativa vigente, secondo cui tutte le controversie aventi ad oggetto i tributi di ogni genere e specie, comunque denominati, compresi quelli regionali, provinciali e comunali ed ogni altro accessorio, rientra nella giurisdizione tributaria, la controversia concernente le somme, liquidate a titolo di spese processuali dalle Commissioni Tributarie nel corso di giudizio innanzi alle stesse svoltosi. Così hanno deciso i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 14554/15. [ ... leggi tutto » ]


Spese di giustizia – requisiti per ottenere la remissione del debito

21 Novembre 2014 - Chiara Nicolai


La legge subordina la rimessione del debito per le spese del procedimento, nei confronti del soggetto già detenuto, alla verifica di due condizioni consistenti nelle disagiate condizioni economiche e nella regolare condotta tenuta nel periodo di carcerazione. Ora, il requisito delle disagiate condizioni economiche è da ritenersi integrato non solo quando il soggetto si trovi in stato di indigenza ma anche quando l'adempimento del debito, per la sua obiettiva entità, comporti un serio e considerevole squilibrio del bilancio domestico, tale da precludere il soddisfacimento di elementari esigenze vitali e compromettere, quindi, il recupero e il reinserimento sociale. Risulta pertanto doverosa – in sede di decisione sull'istanza di remissione – una compiuta verifica circa la ricorrenza o meno del parametro in questione da compiersi, peraltro, con specifico riferimento temporale da collocarsi al momento di presentazione dell'istanza medesima ovvero a periodi cronologicamente prossimi, e la mancanza di tale accertamento conduce ad una [ ... leggi tutto » ]


Accertamenti fiscali notificati con pec (posta elettronica certificata) » sono tutti nulli

10 Settembre 2014 - Andrea Ricciardi


Sono da considerarsi nulli tutti gli accertamenti fiscali notificati con la Posta elettronica certificata, meglio nota come Pec. La notifica a mezzo Pec se non è espressamente prevista da una norma deve ritenersi esca fuori dal modello delle notificazioni e nessuna norma autorizza che possa avvenire la notifica di un accertamento e/o di una rettifica a mezzo Pec. Trattandosi di inesistenza della notifica e non di nullità, non può trovare applicazione la sanatoria invocata dall'ufficio doganale. Ciò è quanto deciso dalla Commissione Tributaria Provinciale di Milano con la sentenza 6087/2014. A parere dei giudici della Commissione tributaria, gli atti dell'amministrazione fiscale inviati attraverso la Pec sono del tutto illegittimi per nullità insanabile della notifica, e ciò per una chiara ed evidente ragione: la legge non prevede tale forma di comunicazione per quanto riguarda gli accertamenti fiscali. Praticamente, tutte le notifiche inviate al contribuente devono ancora seguire il sistema tradizionale della [ ... leggi tutto » ]


Equitalia iscrive un’ipoteca nonostante lo sgravio del fisco? » deve pagare le spese processuali

31 Luglio 2014 - Andrea Ricciardi


Equitalia è stata condannata a pagare le spese processuali per aver iscritto un'ipoteca nonostante lo sgravio del Fisco. L'agente della riscossione è condannato a pagare le spese di causa nel caso in cui abbia iscritto ipoteca sui beni del contribuente nonostante l'avvenuto sgravio del credito da parte dell'Agenzia delle Entrate. Le comunicazioni telematiche fra ente impositore ed esattore, infatti, sono valide a tutti gli effetti. Ciò è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con sentenza 16948/14. Equitalia può essere condannata al pagamento delle spese di giudizio se avvia il procedimento di riscossione, in questo caso un'iscrizione di ipoteca, senza una preventiva verifica della pretesa tributaria. A parere degli Ermellini, dunque, sono valide a tutti gli effetti le comunicazioni telematiche fra ente impositore ed esattore. Ed è una norma di legge a sancirlo, in particolare l'articolo 15 della legge 59 del 1997, che ha stabilito la validità e la rilevanza a [ ... leggi tutto » ]


Multe » il taglio dei punti sulla patente non rende indeterminabile il valore della causa in tribunale

26 Giugno 2014 - Andrea Ricciardi


Nell'ambito di multe per la violazione del codice della strada, in caso di impugnazione taglio punti, come si determina e a quanto ammonta il contributo unificato in una causa in tribunale? In caso di opposizione ad un verbale di contestazione per violazione delle norme stradali, il cumulo della sanzione pecuniaria principale, di valore determinato, e di quella accessoria, conseguente alla diminuzione dei punti sulla patente, non rende la causa di valore indeterminabile ai fini della liquidazione delle spese processuali. Ciò è quanto deciso dalla Corte di Cassazione, con la sentenza 13598/14. Ma cosa si evince da questa pronuncia? Innanzitutto partiamo chiarendo che l'importo del contributo unificato, ovvero l'imposta che si paga prima di iniziare un giudizio, viene determinato sulla base del valore della causa che si intende intraprendere: più è alto questo valore, più è costoso il contributo unificato. Pertanto, trattandosi di un'imposta, il contribuente che dovesse pagare di meno [ ... leggi tutto » ]