separazione personale


Separazione personale – il coniuge superstite perde il diritto di abitazione

16 Giugno 2014 - Ludmilla Karadzic


Al coniuge superstite sono riservati il diritto di abitazione e di uso dei mobili che corredano la casa coniugale Com'è noto, al coniuge è riservata, a titolo di legittima, una quota pari alla metà del patrimonio dell'altro, salve le disposizioni dettate in caso di concorso con i figli, le quali prevedono in favore del coniuge la riserva della quota di un terzo, in caso di un solo figlio, e di un quarto in caso di più figli. In ogni caso al coniuge superstite sono riservati il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. il diritto reale di abitazione, riservato per legge al coniuge superstite, ha ad oggetto la casa coniugale, ossia l'immobile che in concreto era adibito a residenza familiare. Poiché, dunque, l'oggetto del diritto di abitazione mortis causa coincide con la casa [ ... leggi tutto » ]


Separazione » i trasferimenti immobiliari

27 Maggio 2014 - Gennaro Andele


La stragrande maggioranza degli italiani è proprietaria dell'immobile in cui vive. Nel momento in cui una coppia arriva alla triste decisione della separazione, si trova costretta a decidere cosa fare della casa coniugale e degli eventuali altri immobili acquistati in costanza di matrimonio. Per quanto riguarda la casa coniugale, la normativa vigente stabilisce che venga assegnata al coniuge avente il collocamento prevalente dei figli, nel preminente interesse della prole. Mentre in passato si era più propensi ad adottare la soluzione dell'assegnazione, anche consensualmente, il generale impoverimento che colpisce oggi le famiglie che si separano, di solito, non consente al coniuge non assegnatario di far fronte alle spese straordinarie dell'immobile a suo carico né al coniuge assegnatario di sostenere quelle ordinarie. Così, i coniugi optano sempre più spesso per una soluzione alternativa: la vendita a terzi o il trasferimento dell'immobile in favore dell'uno o dell'altro. La crisi del mercato immobiliare e [ ... leggi tutto » ]


Mutuo cointestato » la detrazione degli interessi passivi dopo la separazione

10 Maggio 2014 - Gennaro Andele


In un mutuo cointestato tra due coniugi, gli interessi passivi del mutuo si possono scaricare al 100% cento, anche in caso di separazione legale? Nella fattispecie di una separazione legale, e a seguito di un eventuale riassetto patrimoniale fra i coniugi, la detrazione degli interessi passivi spetta, nell'intera misura o pro quota, a chi risulta essere titolare della proprietà dell'immobile e intestatario del contratto di mutuo, anche soltanto mediante accollo interno. Inoltre, la circostanza che il coniuge, sempre a seguito degli accordi di separazione, non utilizzi più direttamente l'immobile come abitazione principale non gli è di ostacolo al conseguimento del beneficio fiscale, se l'utilizzo stesso avviene da parte di un suo familiare. Sono considerati tali i figli, ma anche l'ex coniuge, finché non interviene la sentenza di divorzio. [ ... leggi tutto » ]


Separazione e divorzio – agevolazioni fiscali per gli atti che regolano i rapporti patrimoniali

30 Aprile 2014 - Ludmilla Karadzic


Tutti gli atti, i documenti ed i provvedimenti relativi al procedimento di scioglimento del matrimonio o di cessazione degli effetti civili del matrimonio (ivi compresi quelli aventi ad oggetto il riconoscimento o il trasferimento della proprietà esclusiva mobiliare od immobiliare) sono esenti dall'imposta di bollo, di registro e da ogni altra tassa. L'esenzione si estende anche a tutti gli atti, i documenti ed i provvedimenti relativi al procedimento di separazione personale dei coniugi, in modo da garantire l'adempimento delle obbligazioni che i coniugi separati hanno assunto per conferire un nuovo assetto ai loro interessi economici e patrimoniali. L'agevolazione va, riconosciuta in riferimento ad atti e convenzioni posti in essere nell'intento di regolare, sotto il controllo del giudice, i rapporti patrimoniali tra coniugi conseguenti allo scioglimento del matrimonio, o alla separazione personale, compresi, come già accennato, gli accordi che contengono il riconoscimento o attuino il trasferimento della proprietà di beni mobili [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione assegno di mantenimento » non c’è sospensione fra coniugi separati

30 Aprile 2014 - Ludmilla Karadzic


Diciamo innanzitutto che, per giurisprudenza consolidata, in tema di separazione dei coniugi e di cessazione degli effetti civili del matrimonio, il diritto alla corresponsione dell'assegno di mantenimento, in quanto avente ad oggetto più prestazioni autonome, distinte e periodiche, si prescrive nel termine di cinque anni non a decorrere da un unico termine rappresentato dalla data della pronuncia della sentenza di separazione o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, bensì dalle singole scadenze di pagamento, in relazione alle quali sorge, di volta in volta, l'interesse del creditore a ciascun adempimento. Tuttavia l'articolo 2941 del codice civile stabilisce che la prescrizione rimane sospesa tra i coniugi. Il problema è allora capire se fra coniugi separati valga o meno la sospensione della prescrizione, dal momento che, secondo l'indirizzo giurisprudenziale prevalente, la separazione personale crea solo un'attenuazione del vincolo coniugale. Sotto tale profilo, va osservato che la ratio contenuta nella disposizione del codice [ ... leggi tutto » ]