separazione consensuale


Separazione fittizia per pagare meno tasse » la crisi e i suoi rimedi

26 Giugno 2013 - Marzia Ciunfrini


Separazione fittizia ai tempi della crisi per pagare meno tasse » Come funziona Più che il cuore, conta il poter tirare avanti e il fenomeno, ormai dilagante, delle coppie che optano per la separazione (solo sulla carta) per pagare meno tasse è più diffuso di quello che si possa pensare. Così come la scelta di non sposarsi per non perdere vantaggi fiscali o di ricevere dal Comune l'erogazione di un servizio sociale. Anche dopo 25 anni di matrimonio, si può prendere la decisione di effettuare una separazione fittizia. Di solito viene consigliata dal commercialista, ed è eseguita esclusivamente per motivi economici. Questo il profilo: famiglia composta da tre persone, un unico lavoratore, 1400 euro al mese. Consorte e figli a suo carico. Un solo coniuge, pertanto, a sopperire ad esigenze economiche di tutta la famiglia. Anche con agevolazioni e sgravi fiscali (uno sconto esiguo, 600 euro l'anno), non si tira [ ... leggi tutto » ]


Separazione » assegni familiari e assegno di mantenimento – la cassazione fa chiarezza

29 Maggio 2013 - Ornella De Bellis


L'articolo 211 della legge 19 maggio 1975 numero 151 prevede che Il coniuge cui i figli sono affidati ha diritto in ogni caso a percepire gli assegni familiari per i figli, sia che ad essi abbia diritto per un suo rapporto di lavoro, sia che di essi sia titolare l'altro coniuge Pertanto, la norma attribuisce gli assegni familiari corrisposti per i figli al coniuge con cui convive la prole, indipendentemente da quanto percepito a titolo di concorso al mantenimento da parte dell'altro genitore. Ed indipendentemente dal fatto che siano percepiti in forza del rapporto di lavoro del coniuge affidatario ovvero in forza del rapporto di lavoro dell'altro coniuge. Per quanto riguarda, invece, gli assegni familiari corrisposti per il coniuge, la Corte di Cassazione, con l'ordinanza numero 12770 del 23 maggio 2013, ha stabilito che,nel silenzio della legge, essi spettano al lavoratore, cui sono corrisposti per consentirgli di far fronte al [ ... leggi tutto » ]


Spese condominiali – chi paga in caso di separazione o divorzio?

20 Gennaio 2013 - Andrea Ricciardi


Spese condominiali - Chi paga dopo separazione personale? Mi sono separata da poco da mio marito e abbiamo scelto la strada della separazione consensuale: come da accordi, io e e i miei figli siamo rimasti nella casa dove vivevamo, di cui è proprietario il mio ex marito. Adesso però, c'è una diatriba sul pagamento delle spese condominiali. Secondo me, essendo il proprietario, le spese dovrebbe accollarsele lui. Lui afferma, invece, che non vivendoci, ed avendo già concesso la casa in comodato, dovrei provvedere io al saldo. Chi ha ragione? In caso di separazione legale o di divorzio, quando la casa familiare viene assegnata al coniuge non proprietario della stessa, chi dei due è tenuto a pagare gli oneri condominiali? Spese condominiali - il coniuge assegnatario è tenuto a pagarle Quando i coniugi si separano o divorziano, sorge spesso il problema delle spese condominiali. Con la sentenza numero 18476 del 19.09.2005 [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento della pensione oltre cessione volontaria gia esistente

8 Novembre 2012 - Simone di Saintjust


Pignoramento pensione con cessione volontaria in essere Ho una pensione di circa 3 mila euro, una cessione volontaria di 600 euro, un assegno al coniuge per 600 euro ed ho debiti verso banche e finanziarie per un totale di euro 80 mila. Come possono intervenire sulla mia pensione effettuando un pignoramento? In quale misura? Quota di pignoramento della pensione nelle condizioni riportate La misura della quota pignorabile va determinata sul credito da pensione al netto delle ritenute di legge. La quota pignorata non può comunque superare la metà del credito da pensione al netto delle ritenute di legge. Qualora sia stata perfezionata una cessione volontaria della pensione e nel caso in cui il percipiente sia obbligato a corrispondere crediti alimentari, il successivo pignoramento è consentito solo per la differenza tra la metà dello stipendio o della pensione e la quota già ceduta. Nel caso specifico lo stipendio al netto delle [ ... leggi tutto » ]


Nel caso di una sentenza sfavorevole vorrei tutelare casa

25 Ottobre 2012 - Tullio Solinas


Prossima sentenza sfavorevole - vorrei tutelare la casa in cui vivo Ormai quasi 10 anni fa ho subito un gravissimo incidente stradale con piena ragione. Ho avviato una causa di primo grado contro l'assicurazione del delinquente che mi ha investito. La causa è stata vinta in toto e ho ricevuto un giusto risarcimento per le gravissime lesioni personali e la perdita del lavoro. Il giudice onorario ha scritto una sentenza omettendo svariate cose. Su questi errori del giudice, bravo da una parte ma incapace dall'altra, l'assicurazione ha fatto ricorso. Ora mi aspetto una sentenza di secondo grado che mi obbligherà con tutta probabilità a restituire molti soldi, che non vorrei restitutire o in ogni caso non vorrei farmi trovare con le braghe calate. Quello che mi interessa sapere di più è, in caso di sentenza disastrosa, come potrei fare per tutelare la casa dove vivo, preferisco pensarci in tempo... Sono [ ... leggi tutto » ]