riscossione coattiva o riscossione forzata


Contributi previdenziali » giurisdizione competenza ed opposizione nelle procedure di riscossione coattiva

30 Aprile 2014 - Paolo Rastelli


Le controversie inerenti il pagamento dei contributi degli esercenti la professione forense spettano alla giurisdizione del giudice ordinario ed alla competenza del giudice del lavoro, in quanto riguardano diritti ed obblighi che attengono ad un rapporto previdenziale obbligatorio e non ha carattere tributario. I giudici di legittimità hanno avuto modo di affermare che, anche dopo la privatizzazione operata dal decreto legislativo numero 509 del 1994, è rimasto in capo alla Cassa Forense il potere di fare ricorso al ruolo per la riscossione, trattandosi di contribuzione obbligatoria per legge. La procedura della riscossione mediante ruolo è stata nel tempo estesa anche ai contributi o premi dovuti agli enti previdenziali e, anche nel nuovo sistema, la controversia inerente a diritti ed obblighi che attengono ad un rapporto previdenziale obbligatorio conserva tale sua natura anche se originata da pretesa azionata dall'ente previdenziale a mezzo di cartella di pagamento, con la conseguenza che l'eventuale [ ... leggi tutto » ]


Riscossione coattiva dei crediti – decreto ingiuntivo e precetto

7 Settembre 2013 - Simone di Saintjust


Il decreto ingiuntivo, così come la cartella esattoriale, l'assegno o la cambiale, sono titoli esecutivi. Dopo la notifica del decreto ingiuntivo si hanno a disposizione 40 giorni per impugnarlo. In assenza di opposizione, verrà notificato un precetto con il termine ultimativo di 10 giorni per il pagamento. Decorso tale termine, il creditore entro 90 giorni (se non vuole vedere andare in fumo anche i soldi ed il tempo spesi nell'ottenimento del decreto ingiuntivo) dovrà procedere, ad esempio, al pignoramento dello stipendio del debitore presso il datore di lavoro. Per fare una domanda agli esperti vai al forum [ ... leggi tutto » ]


Procedura esattoriale ed ordinaria di escussione coattiva dei debiti

1 Settembre 2013 - Simone di Saintjust


Un ente locale può mettere a ruolo i canoni d'affitto (non essendo tributi) non pagati dall'affittuario e trasmetterlo per la riscossione coattiva ad una società di riscossione? Senz’altro sì, in quanto un ente locale può affidare un servizio di recupero crediti ad una qualsiasi società specializzata. Quello che non può fare la società di recupero crediti incaricata è procedere nell'escussione forzata dei debiti avvalendosi di leggi che sono state promulgate per la riscossione coattiva di debiti erariali o tributi della P.A. In pratica, per intendersi, la società concessionaria deve procedere come una qualsiasi società di recupero crediti. Non potrà, come fa (e può fare) Equitalia con le sue consociate, avvalersi di provvedimenti di fermo amministrativo. E non potrà procedere ad iscrizioni di ipoteche o espropriazioni immobiliari o pignoramenti del quinto dello stipendio senza ottenere prima dal giudice un decreto ingiuntivo. Per concludere, dovrà affidarsi a procedure esecutive ordinarie e non [ ... leggi tutto » ]


Sospensione della riscossione – semplice ed immediata se il creditore concede lo sgravio

27 Agosto 2013 - Paolo Rastelli


Sospensione della riscossione della cartella esattoriale - La direttiva Equitalia In base ad una direttiva emanata da Equitalia  il 6 maggio 2010, qualora il contribuente sia in grado di produrre un provvedimento di sgravio o di sospensione emesso dall'ente creditore in conseguenza della presentazione di un'istanza di autotutela, una sospensione giudiziale oppure una sentenza della magistratura, o anche un pagamento effettuato in data antecedente alla formazione del ruolo in favore dell'ente creditore, la riscossione sarà immediatamente sospesa. Entro i successivi dieci giorni, l'agente della riscossione porterà all'attenzione dell'ente creditore la documentazione consegnata dal debitore, al fine di ottenere conferma o meno dell'esistenza delle ragioni di quest'ultimo. In caso di silenzio degli enti, le azioni volte al recupero del credito rimarranno comunque sospese. Si legge infatti nella direttiva inoltrata dal direttore generale di Equitalia, Marco Cuccagna, agli amministratori delegati ed ai direttori generali delle società partecipate: Qualora  il contribuente, in occasione [ ... leggi tutto » ]


Riscossione coattiva e compensazione – la pa non salda fatture a chi deve pagare una cartella esattoriale

16 Agosto 2013 - Paolo Rastelli


Riscossione coattiva e compensazione – la PA non salda fatture a chi deve pagare una cartella esattoriale Secondo quanto previsto dall'articolo 48-bis, DPR 602/1973, i soggetti pubblici, ossia le pubbliche Amministrazioni e società a totale partecipazione pubblica, prima di effettuare un pagamento di importo superiore a euro 5 mila, devono procedere alla verifica di eventuali inadempienze tributarie da parte del soggetto beneficiario del pagamento stesso. Ciò si realizza con l'inoltro, da parte della PA, di apposita richiesta a Equitalia Servizi spa la quale è preposta a controllare che non risulti nessun inadempimento a carico del beneficiario dell'obbligo di versamento, di ammontare complessivo pari almeno a euro 5mila, derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento relative a ruoli consegnati agli agenti della riscossione a decorrere dall'01.01.2000. Qualora Equitalia comunichi che non risultano inadempimenti, il soggetto pubblico può procedere al pagamento a favore del beneficiario delle somme ad esso [ ... leggi tutto » ]