carte revolving


Giroconto invece di un bonifico – il cliente perde il diritto alle agevolazioni fiscali per ristrutturazione edilizia

28 Gennaio 2015 - Giovanni Napoletano


Ho disposto un bonifico e mi hanno fatto un giroconto Volevo sapere se ciò che mi è accaduto potrebbe essere portato di fronte all'Arbitro Bancario Finanziario. La mia banca online ha ricevuto da me l'ordine di disporre un bonifico per ristrutturazione edilizia. il 16 dicembre. Dopo svariate telefonate effettuava il bonifico il 24 dicembre. ma annullava la mia disposizione e la sostituiva con un giroconto (da me mai autorizzato). Pertanto con la codesta dicitura annullava la possibilità di avvalermi delle detrazioni irpef per l'anno 2015. Ora la banca mi ha chiesto l'autorizzazione per fare un richiamo del bonifico, ma il beneficiario non acconsente a meno che riceva prima il bonifico corretto. Io non sono in disponibilità della somma da anticipare, ed a conclusione di tutto ciò alla banca ho chiesto il risarcimento della mancata detrazione irpef per il 2015 pari ad euro 418. La banca me ne ha offerti 200 [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione del diritto agli interessi maturati su un libretto di risparmio antico

9 Ottobre 2014 - Simonetta Folliero


Il comportamento del depositante che, pur non compiendo ulteriori operazioni di deposito sul libretto di risparmio, non richiede la restituzione, non può essere di per se stesso interpretato come indicativo di un disinteresse a far valere il suo diritto di credito, configurante inerzia (all'esercizio del diritto medesimo) cui si ricollega il decorso del termine di prescrizione. Omettendo di richiedere la restituzione il depositante non fa altro che manifestare il suo contrapposto interesse al mantenimento in giacenza delle somme, ovvero ad esercitare una facoltà che ugualmente gli deriva dal contratto di deposito. Ne consegue che, in assenza di una manifestazione di volontà della banca di recedere dal rapporto, la prescrizione del diritto di credito del depositante non può iniziare a decorrere prima che questi avanzi la richiesta di restituzione. Diverso è il discorso relativo agli interessi che la banca deve corrispondere al depositante nel momento in cui egli richiede la restituzione [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione dei libretti di risparmio – anche per quelli antichi deve essere restituita la somma che vi fu depositata

9 Ottobre 2014 - Simonetta Folliero


La prescrizione del diritto a riscuotere quanto depositato nel libretto di risparmio La prescrizione del diritto incorporato nei libretti di deposito (anche indicati come libretti di risparmio) si contrappongono opposti orientamenti, ben sintetizzati. Secondo un primo orientamento, oggi superato ma a lungo seguito dai giudici di legittimità il termine prescrizionale decorrerebbe dal giorno della costituzione del rapporto o dell'ultima operazione di prelevamento o versamento effettuata. La prevalente dottrina e una parte della giurisprudenza di merito ritengono, invece, che la funzione del deposito bancario sottostante all'emissione del libretto di deposito non è quella del mutuo – come, invece, riteneva, fino a poco tempo fa, la Suprema Corte – ma quella della custodia, tipica del deposito, cosicché risulterebbe irragionevole assumere che il depositante possa esigere la restituzione di quanto depositato dal momento della creazione del rapporto o dalla scadenza del vincolo. In realtà, l'obbligo della banca di procedere alla restituzione sorgerebbe solo [ ... leggi tutto » ]


Il cliente ha il diritto di esigere dalla banca la documentazione relativa alle singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni

26 Settembre 2014 - Annapaola Ferri


Il cliente, colui che gli succede a qualunque titolo e colui che subentra nell'amministrazione dei suoi beni hanno diritto di ottenere, a proprie spese, entro un congruo termine e comunque non oltre novanta giorni, copia della documentazione inerente a singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni. Al cliente possono essere addebitati solo i costi di produzione di tale documentazione: sulla base delle disposizioni vigenti, la banca deve essere ristorata dei soli costi sostenuti per la produzione della documentazione, evidentemente variabili in funzione del tipo e della struttura dei documenti, della loro data di formazione e, più in generale, delle attività necessarie per reperirli e riprodurli. Pertanto, non è coerente con il quadro normativo l'indicazione, nel foglio informativo prodotto dall'intermediario, di commissioni e spese in misura fissa e predeterminata relative alle cosiddette ricerche di archivio. Possono richiedere l'esibizione della documentazione bancaria tanto l'erede del titolare del conto quanto il [ ... leggi tutto » ]


Modifica unilaterale delle condizioni di conto corrente – prendere o lasciare

25 Settembre 2014 - Giovanni Napoletano


Secondo un orientamento di giurisprudenza ormai consolidato, a cui anche l'Arbitro Bancario Finanziario si è uniformato, la possibilità di modifica unilaterale, da parte della banca, delle condizioni contrattuali di conto corrente è condizionata dal preventivo invio, al cliente, di una comunicazione con la dicitura “proposta di modifica unilaterale del contratto”. Tale comunicazione attribuisce alla banca il potere di modificare il contratto indipendentemente dall'accettazione o dal rifiuto del cliente, il quale può solo esercitare il diritto di recesso preso atto della modifica, in senso a sé sfavorevole, delle condizioni contrattuali. Una volta che il diritto alla modifica unilaterale delle condizioni contrattuali sia stato legittimamente esercitato dalla banca, la legge riconosce, infatti, al cliente un'alternativa, e cioè quella di accettare le nuove condizioni (se ritenute congrue) o di recedere dal contratto (se le nuove condizioni non sono valutate in senso positivo). Questo meccanismo, tuttavia, presuppone necessariamente che la proposta di modifica unilaterale [ ... leggi tutto » ]