revocatoria e declaratoria di nullità degli atti


Accoglibile l’azione revocatoria della vendita della casa del debitore al proprio coniuge

11 Febbraio 2016 - Loredana Pavolini


La prova della partecipazione alla frode del terzo, necessaria ai fini dell'accoglimento dell'azione revocatoria ordinaria nel caso in cui l'atto dispositivo sia oneroso e successivo al sorgere del credito, può essere ricavata anche da presunzioni semplici, ivi compresa la sussistenza di un vincolo parentale tra il debitore ed il terzo, quando tale vincolo renda estremamente inverosimile che il terzo non fosse a conoscenza della situazione debitoria gravante sul disponente. Pertanto inutile per il debitore, dopo l'insorgenza del credito, vendere alla moglie la casa coniugale, inserendo l'atto oneroso di trasferimento della proprietà negli accordi accessori alla separazione personale tra i coniugi. In tal senso hanno deciso i giudici della Corte Suprema con la sentenza 1404/16. [ ... leggi tutto » ]


Azione revocatoria ordinaria per atti di disposizione del debitore a titolo oneroso prima e dopo l’insorgenza del credito

22 Novembre 2015 - Lilla De Angelis


Ai fini dell'azione revocatoria ordinaria, quando l'atto di disposizione sia successivo al sorgere del credito e sia a titolo oneroso, è sufficiente la consapevolezza, del debitore alienante e del terzo acquirente, della diminuzione della garanzia generica per la riduzione della consistenza patrimoniale del primo, non essendo necessaria la collusione tra gli stessi, né occorrendo la conoscenza, da parte del terzo, dello specifico credito per cui è proposta l'azione. La conoscenza, da parte del terzo, dello specifico credito per cui è proposta l'azione revocatoria è, invece, richiesta qualora quest'ultima abbia ad oggetto un atto, a titolo oneroso, anteriore al sorgere di detto credito. La prova di tale consapevolezza può essere fornita con ogni mezzo, anche per presunzioni. Così si è espressa la Corte di cassazione con la sentenza 23666/15. [ ... leggi tutto » ]


L’azione revocatoria di atti del debitore può essere esperita anche in base ad un credito presunto e non ancora accertato

21 Novembre 2015 - Genny Manfredi


Anche il credito eventuale, nella veste di credito contestato o litigioso, è idoneo a determinare l'insorgere della qualità di creditore che abilita all'esperimento dell'azione revocatoria ordinaria avverso l'atto di disposizione compiuto dal debitore. È questa la ragione per la quale il giudizio promosso con l'azione revocatoria non è soggetto a sospensione per il caso di pendenza di controversia avente ad oggetto l'accertamento del credito per la cui conservazione è stata proposta la domanda revocatoria, in quanto la definizione del giudizio sull'accertamento del credito non costituisce l'indispensabile antecedente logico-giuridico della pronuncia sulla domanda revocatoria, essendo d'altra parte da escludere l'eventualità di un conflitto di giudicati tra la sentenza che, a tutela dell'allegato credito litigioso, dichiari inefficace l'atto di disposizione e la sentenza negativa sull'esistenza del credito Il conflitto, infatti, è reso impossibile dal fatto che la sentenza dichiarativa dell'inefficacia dell'atto dispositivo nei confronti del creditore, a seguito dell'accoglimento della domanda revocatoria, [ ... leggi tutto » ]


Azione revocatoria di atti disposti dal fideiussore del debitore

10 Novembre 2015 - Ludmilla Karadzic


L'azione revocatoria ordinaria presuppone, per la sua esperibilità, la sola esistenza di un debito, e non anche la sua concreta esigibilità, con la conseguenza che, prestata fideiussione in relazione alle future obbligazioni del debitore principale connesse all'apertura di credito regolata in conto corrente, gli atti dispositivi del fideiussore successivi all'apertura di credito ed alla prestazione della fideiussione, se compiuti in pregiudizio delle ragioni del creditore, sono soggetti all'azione revocatoria in base al solo requisito soggettivo della consapevolezza del fideiussore di arrecare pregiudizio alle ragioni del creditore, ed al solo fattore oggettivo dello avvenuto accreditamento. Inoltre, l'insorgenza del credito va apprezzata con riferimento al momento dell'accreditamento e non a quello, eventualmente successivo, dell'effettivo prelievo da parte del debitore principale della somma messa a sua disposizione. Va poi osservato che, in tema di azione revocatoria ordinaria, non è richiesta, a fondamento dell'azione, la totale compromissione della consistenza patrimoniale del debitore, ma soltanto [ ... leggi tutto » ]


Apertura di credito garantita da fideiussione e revocatoria di atti disposti dal fideiussore

27 Ottobre 2015 - Ludmilla Karadzic


L'azione revocatoria ordinaria presuppone, per la sua esperibilità, la sola esistenza di un debito, e non anche la sua concreta esigibilità. Pertanto, prestata fideiussione in relazione alle future obbligazioni del debitore principale connesse ad un'apertura di credito in conto corrente, gli atti dispositivi del fideiussore successivi all'apertura di credito ed alla prestazione della fideiussione, se compiuti in pregiudizio delle ragioni del creditore, sono soggetti ad azione revocatoria, in base al solo requisito soggettivo della consapevolezza di arrecare pregiudizio alle ragioni del creditore ed al solo fattore oggettivo dell'avvenuto accreditamento. L'insorgenza del credito va infatti apprezzata con riferimento al momento della messa a disposizione dei fondi e non a quello, eventualmente successivo, dell'effettivo prelievo da parte del debitore principale della somma messa a sua disposizione. Così i giudici della Corte di cassazione hanno argomentato la sentenza 7250/13. [ ... leggi tutto » ]