revocatoria e declaratoria di nullità degli atti


Presupposti e condizioni per l’esercizio dell’azione revocatoria ordinaria

23 Agosto 2019 - Ornella De Bellis


Il presupposto oggettivo dell'azione revocatoria ordinaria ricorre non solo nel caso in cui l'atto dispositivo comprometta totalmente la consistenza patrimoniale del debitore, ma anche quando lo stesso atto determini una variazione quantitativa o anche soltanto qualitativa del patrimonio che comporti una maggiore incertezza o difficoltà nel soddisfacimento del credito, con la conseguenza che grava sul creditore l'onere di dimostrare tali modificazioni quantitative o qualitative della garanzia patrimoniale, mentre è onere del debitore, che voglia sottrarsi agli effetti di tale azione, provare che il suo patrimonio residuo sia tale da soddisfare ampiamente le ragioni del creditore. In altre parole, per esercitare l'azione revocatoria ordinaria non è richiesta la totale compromissione della consistenza patrimoniale del debitore, ma soltanto il compimento di un atto che renda più incerto o difficile il soddisfacimento del credito, che può consistere non solo in una variazione quantitativa del patrimonio del debitore, ma anche in una modificazione qualitativa [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento: nuove disposizioni » ora più semplice anche in presenza di donazioni trust o fondi patrimoniali: non è più fondamentale un’azione revocatoria

10 Giugno 2017 - Simone di Saintjust


Pignoramento: nuove disposizioni » Ora più semplice anche in presenza di donazioni trust o fondi patrimoniali: non è più fondamentale un'azione revocatoria Con l'entrata in vigore della legge 83/15, il pignoramento è diventato più facile per il creditore, che ha via libera di procedere anche in presenza di donazioni, trust o fondi patrimoniali. Come noto, il fondo Patrimoniale è stato da sempre lo strumento utilizzato per tutelare la casa familiare dai rischi derivanti dai debiti futuri. Oggi, però, il fondo Patrimoniale ha perso completamente le garanzie offerte in precedenza. Infatti, con le nuove disposizioni di legge, ovvero il decreto legge 83 del 27/06/2015, il creditore che veda pregiudicate le proprie ragioni da un atto di cessione dei propri beni posto in essere dal debitore, come ad esempio una donazione, un trust o appunto la costituzione di un fondo patrimoniale, potrà effettuare il pignoramento senza prima dover ottenere dal Tribunale una [ ... leggi tutto » ]


Azione revocatoria ordinaria – può essere proposta anche a tutela di una legittima aspettativa di credito (credito litigioso)

20 Luglio 2016 - Marzia Ciunfrini


È principio consolidato che l'azione revocatoria possa essere proposta non solo a tutela di un credito certo, liquido ed esigibile, ma, in coerenza con la sua funzione di conservazione dell'integrità del patrimonio del debitore, anche a tutela di una legittima aspettativa di credito. Avendo, infatti, il codice civile (con l'articolo 2901) accolto una nozione lata di credito, comprensiva della ragione o aspettativa, anche il credito eventuale, nella veste di credito litigioso, è, idoneo a determinare (sia che si tratti di un credito di fonte contrattuale oggetto di contestazione in separato giudizio, sia che si tratti di credito risarcitorio da fatto illecito) l'insorgere della qualità di creditore che abilita all'esperimento dell'azione revocatoria ordinaria avverso l'atto di disposizione compiuto dal debitore. D'altra parte, ad escludere la revocatoria di un'alienazione da lui compiuta non basta che il debitore provi l'esistenza di altro debito già scaduto, ma occorre la prova che il debitore non [ ... leggi tutto » ]


L’azione revocatoria ordinaria può essere esercitata anche se il bene alienato dal debitore è ipotecato per l’intero suo valore

14 Giugno 2016 - Carla Benvenuto


Le condizioni per l'esercizio dell'azione revocatoria ordinaria consistono nell'esistenza di un valido rapporto di credito tra il creditore che agisce in revocatoria e il debitore disponente, nell'effettività del danno, inteso come lesione della garanzia patrimoniale a seguito del compimento da parte del debitore dell'atto traslativo, e nella ricorrenza, in capo al debitore, ed eventualmente in capo al terzo, della consapevolezza che, con l'atto di disposizione, venga a diminuire la consistenza delle garanzie spettanti ai creditori. L'esistenza di un'ipoteca sull'immobile del debitore, a prescindere dalla consistenza della garanzia ipotecaria e, dunque, anche qualora essa si presenti di entità tale da eventualmente assorbire l'intero valore del bene stesso, non integra, qualora il bene venga alienato, una situazione tale da escludere la possibilità di esercizio dell'azione revocatoria ordinaria da parte del creditore non ipotecario del debitore alienante, atteso che la valutazione della idoneità dell'atto dispositivo ad integrare un pregiudizio alle regioni del creditore [ ... leggi tutto » ]


Azione revocatoria di atti di alienazione dei beni appartenenti alla comunione effettuati senza il consenso di uno dei coniugi

19 Marzo 2016 - Lilla De Angelis


Gli atti compiuti da un coniuge senza il necessario consenso dell'altro coniuge e da questo non convalidati sono annullabili se riguardano beni immobili o veicoli. L'azione può essere proposta dal coniuge il cui consenso era necessario entro un anno dalla data in cui ha avuto conoscenza dell'atto e in ogni caso entro un anno dalla data di trascrizione. In assenza del consenso dell'altro coniuge il contratto non è inefficace né nei confronti dei terzi, né nei confronti della comunione, ma è solamente esposto all'azione di annullamento da parte del coniuge non consenziente, nel termine prescrizionale annuale, decorrente dalla conoscenza effettiva dell'atto, ovvero, dalla sua trascrizione o dallo scioglimento della comunione. Questo il principio giuridico enunciato dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 5326/16. [ ... leggi tutto » ]