responsabilità patrimoniale socio e amministratore


Ipoteca » il fisco può iscriverla sui beni del socio ancora prima di aggredire la società di persone

10 Gennaio 2014 - Marzia Ciunfrini


Il fisco può iscrivere ipoteca sui beni dell'imprenditore ancora prima di aver escusso il patrimonio della società semplice. Infatti, il beneficio d'escussione previsto dall'articolo 2304 del codice civile ha efficacia limitatamente alla fase esecutiva. Ciò, nel senso che il creditore sociale non può procedere coattivamente a carico del socio se non dopo avere agito infruttuosamente sui beni della società. Questo, però, non impedisce allo stesso creditore d'agire in sede di cognizione per munirsi di uno specifico titolo esecutivo nei confronti del socio, sia per poter iscrivere ipoteca giudiziale sugli immobili di quest'ultimo, sia per poter agire in via esecutiva contro il medesimo, senza ulteriori indugi, una volta che il patrimonio sociale risulti incapiente o insufficiente al soddisfacimento del suo credito. Questa è la decisione della Corte di Cassazione in merito alla sentenza 49/2014. La pronuncia in parole povere In caso di società di persone, tra cui Sas, Snc e società [ ... leggi tutto » ]


Fondo patrimoniale debiti societari e fideiussioni prestate dai soci

26 Dicembre 2013 - Marzia Ciunfrini


Fondo patrimoniale debiti societari e fideiussioni prestate dai soci Le società di capitali  sono dotate di personalità giuridica, rappresentano cioè dei “soggetti di diritto”, capaci di assumere in proprio diritti e obbligazioni. In questa situazione i debiti contratti per l'esercizio dell'attività sociale sono debiti della società e non dei soci e pertanto il patrimonio personale di questi ultimi è fuori dalla portata di qualunque pretesa dei creditori sociali. Per quanto attiene le società di capitali, qualora il socio abbia prestato fideiussione a favore della società, il creditore potrà procedere nei confronti del garante se la costituzione del fondo patrimoniale, o la sua annotazione sull'atto di matrimonio, siano intervenute in epoca successiva a quella di sottoscrizione della fideiussione. Altrimenti, al creditore potrà essere opposta la semplice estraneità del debito ai bisogni della famiglia. Nelle società di persone, invece, i soci rispondono illimitatamente e solidalmente per le obbligazioni sociali, cioè per i [ ... leggi tutto » ]


Da sas a srl dopo un anno? » socio illimitatamente responsabile non fallisce

24 Dicembre 2013 - Marzia Ciunfrini


Dopo la trasformazione da società Sas ad Srl, soltanto la nuova società risponde delle nuove obbligazioni sociali. Cio perchè, decorso un anno dall'iscrizione della trasformazione nel registro delle imprese, non può più essere dichiarato il fallimento del socio già illimitatamente responsabile. Infatti, in tema di trasformazione della società in accomandita semplice in società a responsabilità limitata, che poi fallisce, deve osservarsi che la liberazione del socio dalle obbligazioni preesistenti alla trasformazione è fatto diverso dalla cessazione della responsabilità illimitata. Invero, in mancanza del consenso esplicito o presunto dei creditori alla trasformazione di una società di persone in società di capitali, il socio illimitatamente responsabile della prima non è liberato dalle obbligazioni sociali contratte sino al momento della trasformazione e continua a risponderne illimitatamente. Tuttavia, dopo che la trasformazione ha avuto luogo soltanto la società risponde delle obbligazioni sociali non essendo prevista alcuna ultrattività della responsabilità illimitata del socio, incompatibile con [ ... leggi tutto » ]


Società di capitali estinta – responsabilità patrimoniale dei soci

19 Settembre 2013 - Marzia Ciunfrini


La cancellazione di una società di capitali dal registro delle imprese determina l'estinzione della persona giuridica e configura la successione dei rapporti attivi e passivi dalla persona giuridica in capo ai soci. Questi ultimi, pertanto, rispondono nei limiti della responsabilità patrimoniale che caratterizzava la loro partecipazione nella società, ovvero, limitatamente al patrimonio ricevuto al termine della liquidazione (soci limitatamente responsabili) o illimitatamente (soci illimitatamente responsabili). Ad affermare il principio è stata la Corte di Cassazione, nella sentenza numero 17564 del 18 luglio 2013. Ne consegue che il giudizio in cui la società, risulti estinta può essere proposto o proseguito nei confronti dei soci, ove si tratti di giudizio in cui i creditori abbiano convenuto in giudizio la società, mentre il giudizio può proseguire ad iniziativa dei soci nel caso di azioni giudiziali avviate nei confronti dei debitori della società. I giudici di piazza Cavour hanno inoltre chiarito che i creditori [ ... leggi tutto » ]


La responsabilità del socio snc per i debiti tributari

9 Settembre 2013 - Marzia Ciunfrini


La responsabilità solidale ed illimitata del socio, prevista dall'articolo 2291, primo comma, codice civile, per i debiti della società in nome collettivo, opera, in assenza di un'espressa previsione derogativa, anche per i rapporti tributari, con riguardo alle obbligazioni dagli stessi derivanti. Il socio, quindi, pur essendo privo della qualità di obbligato, e come tale estraneo agli atti impositivi rivolti alla formazione del titolo nei confronti della società, resta sottoposto, a seguito dell'iscrizione a ruolo a carico di quest'ultima, all'esazione del debito, alla condizione, posta dall'articolo 2304 del codice civile, che il creditore non abbia potuto soddisfarsi sul patrimonio della società. Pertanto, una volta escusso inutilmente il patrimonio sociale, legittimamente può essere chiamato a rispondere il socio, senza che risulti necessaria la notifica dell'avviso di accertamento, rimasto inoppugnato, né quella della cartella di pagamento, rimasta inadempiuta, bastando la notifica del solo avviso di mora, il quale svolge in tal caso una [ ... leggi tutto » ]