redditometro e spesometro – accertamento sintetico e induttivo


Redditometro, redditest, spesometro – questi sconosciuti

23 Gennaio 2013 - Giorgio Valli


Redditometro e redditest in pillole Il Redditometro è un metodo di controllo e di determinazione della capacità contributiva: il reddito dichiarato deve risultare coerente con le spese realmente sostenute e con quelle presunte, ricavate sulla base di elementi induttivi e sintetici. L'Agenzia delle Entrate scrive che si tratta di un metodo di ricostruzione del reddito che, a differenza del passato, non si basa su presunzioni originate dall'applicazione di coefficienti, bensì su dati certi (spese sostenute) e situazioni di fatto (spese medie di tipo corrente, risultanti dall'analisi annuale dell'Istat). Aggiunge poi che Alla molteplicità delle informazioni utilizzate si aggiunge la garanzia del doppio contraddittorio obbligatorio. L'Agenzia è, infatti, tenuta a dialogare con il contribuente: in fase preventiva, chiedendogli di fornire chiarimenti e di integrare, con i dati in suo possesso, le informazioni a disposizione dell'Amministrazione; in una eventuale seconda fase, per definire la ricostruzione del reddito in adesione. In questo modo [ ... leggi tutto » ]


Accertamento induttivo irpef fondato soltanto sui dati degli anni precedenti

8 Novembre 2010 - Giorgio Valli


Confermata la giurisprudenza (C.Cass. 6589/2008) secondo cui “in tema di accertamento induttivo irpef, l'adozione del criterio induttivo di cui al DPR 29 settembre 1973, numero 600, articolo 39, comma 2, impone all'Ufficio l'utilizzazione di dati e notizie inerenti al medesimo periodo d'imposta al quale l'accertamento si riferisce: non è pertanto censurabile l'affermazione del giudice tributario, il quale abbia annullato l'accertamento, escludendo la possibilità di desumere il reddito relativo ad un'annualità d'imposta da quello conseguito in anni precedenti, in quanto incombe all'Ufficio l'onere di fornire elementi in senso contrario, risultando insufficiente a tal fine la mera affermazione secondo cui l'accertamento è sorretto da “criteri ragionevoli” (C.Cass. sent. numero 16227 del 9 luglio 2010). [ ... leggi tutto » ]


Accertamento sintetico

8 Novembre 2010 - Giorgio Valli


Nel caso di compravendita immobiliare tra genitori (cedenti) e figli (acquirenti) la dichiarazione di questi ultimi di aver pagato il prezzo costituisce legittima base per l'accertamento sintetico del maggior reddito in capo a questi ultimi. Infatti, “in materia di accertamento dell'imposta sui redditi ed al fine della determinazione sintetica del reddito annuale complessivo, secondo la previsione del DPR 29 settembre 1973, numero 600, articolo 38 la sottoscrizione di un atto pubblico (nella specie: una compravendita) contenente la dichiarazione di pagamento di una somma di denaro da parte del contribuente può costituire elemento sulla cui base determinare induttivamente il reddito posseduto, in base all'applicazione di presunzioni semplici, che l'ufficio finanziario è legittimato ad applicare per l'accertamento sintetico, risalendo dal fatto noto a quello ignoto, restando poi sempre consentita, a carico del contribuente, la prova contraria in ordine al fatto che manca del tutto una disponibilità patrimoniale, essendo questa meramente apparente, per [ ... leggi tutto » ]


Studi di settore – cosa sono

19 Giugno 2010 - Giorgio Valli


A cosa servono gli studi di settore Gli studi di settore hanno, ormai, una storia quasi ventennale, essendo stata, la loro disciplina, introdotta nel nostro ordinamento con l'articolo 62-bis del decreto legge 30 agosto 1993. numero 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, numero 427. Nel corso degli anni agli studi di settore sono state apportate numerose modifiche strutturali e di indirizzo in relazione alle finalità da perseguire. Gli studi di settore introducono nel rapporto tra Fisco e contribuenti elementi di certezza, di trasparenza e di perequazione del prelievo. In origine gli studi di settore erano stati concepiti con un'ottica di accertamento nei confronti delle piccole imprese e dei professionisti e la determinazione dei ricavi o compensi presumibilmente realizzati era l'obiettivo strumentale. Nel corso degli anni, l'Amministrazione finanziaria si è resa conto che la capacità di produrre ricavi o conseguire compensi, anche all'interno di attività identiche, può cambiare [ ... leggi tutto » ]