recupero crediti


Accordo a saldo stralcio e liberatoria per cancellazione dalla crif – errori da non commettere

7 Settembre 2013 - Simone di Saintjust


Sono stata segnalata al CRIF come cattiva pagatrice (ho saltato 4 rate da pagare) ma poi ho liquidato tutto alla società finanziaria in un unica soluzione, (questi mi avevano assicurato che non ero stata segnalata) ebbene dopo 1 anno mi è arrivato un avviso di pagamento di 161.00 euro per spese legali e interessi. Adesso non risulto più nell'elenco dei protestati, risulto nell'elenco “dei ritardatari nei pagamenti a rate” (4 rate), che, come ho appena scritto, ho liquidato il mio debito con un anno di anticipo. Come devo fare per farmi cancellare dall'elenco dei ritardatari? Coloro che vengono segnalati alla CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria) non sono definibili come "protestati" (che è tutt'altra specie di debitore insolvente) bensì vengono indicati con il termine generico di "cattivi pagatori". La CRIF, per sua cattiva abitudine, non cancella mai automaticamente quanti ne hannno diritto. E' sempre necessario presentare un'istanza qui, (seguendo le [ ... leggi tutto » ]


Accordo a saldo stralcio in caso di leasing

7 Settembre 2013 - Chiara Nicolai


Il leasing è la tipologia di credito con la quale è più difficoltoso arrivare a transare un saldo e stralcio, in quanto la società erogante ha il coltello dalla parte del manico, costituito dalla possibilità di recuperare il bene velocemente - e se il debitore rifiuta di riconsegnarlo c'è la possibilità di denuncia per appropriazione indebita -. Questo fintanto che la pratica è ancora viva. Dopo la riconsegna del bene, se rimane (e spesso così è) un residuo di debito, in quel caso la trattativa diventa più probabile. Se il saldo stralcio è difficoltoso, maggiore accoglimento potrebbe trovare, in questo momento, la dilazione delle rate scadute, anche se solitamente i tempi concessi non sono molto ampi. Un'altra soluzione, quale extrema ratio, potrebbe essere il subentro di un soggetto terzo nel leasing, tuttavia trattandosi di beni strumentali trovare un soggetto interessato potrebbe non essere agevole. Per fare una domanda agli esperti [ ... leggi tutto » ]


Recupero crediti » pratiche aggressive ed ingannevoli

4 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


Una piccola sintesi delle pratiche più aggressive ed ingannevoli nel mondo del recupero crediti Recupero crediti: il nuovo incubo dei consumatori, tra persecuzioni telefoniche e lettere di minacce . Ma è lecito quello che fanno queste società? Di seguito vi proponiamo uno schema delle pratiche più scorrette adottate da queste aziende di recupero. Ad esempio, può accadere che nonostante la disdetta inoltrata regolarmente la società telefonica continua a mandare bollette all'utente. Noncurante dei ripetuti reclami, sia orali che scritti, la compagnia telefonica cede il credito alla società di recupero, che inizia la sua attività inviando lettere con minacce di azioni legali in caso di mancato pagamento. Oppure, nel caso del credito al consumo, il consumatore estingue anticipatamente il credito alla finanziaria, pagandolo in un'unica soluzione, ma la società, causa negligenza, non invia alcuna dichiarazione di avvenuta estinzione a pagamento avvenuto. Qualche tempo dopo iniziano le richieste della società di recupero [ ... leggi tutto » ]


Opposizione al decreto ingiuntivo » guida per debitori alle prime armi – dopo il decreto del fare iter più breve

3 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


Opposizione all'ordine emanato dal giudice di adempiere ad una obbligazione precedentemente assunta (decreto ingiuntivo) Un decreto ingiuntivo è un ordine emanato da un giudice, diretto nei confronti di un debitore: il decreto impone di adempiere ad una obbligazione precedentemente assunta. Nel contesto di decreti ingiuntivi relativi a situazioni debitorie il caso più attuale è la restituzione forzata di denaro entro un determinato periodo di tempo. In genere questo periodo di tempo è pari a 40 giorni. Il decreto ingiuntivo viene emesso su richiesta del creditore, ed ha il vantaggio di essere molto più celere e assai meno oneroso di un procedimento giudiziario ordinario. È disciplinato dagli articoli 633 e seguenti del codice di procedura civile Affinché si possa far ricorso al procedimento per decreto ingiuntivo è necessario che il credito consista nella consegna di una somma determinata di denaro o di una quantità determinata di cose fungibili, oppure nella consegna [ ... leggi tutto » ]


Avvisi scorretti dei recuperatori domiciliari

1 Settembre 2013 - Simone di Saintjust


Sovente, non riuscendo a contattare direttamente i debitori perchè assenti durante una visita domiciliare, gli agenti di recupero lasciano degli avvisi nella cassetta delle lettere o sotto la porta del debitore. La deontologia vorrebbe che questi avvisi fossero chiusi, magari in una busta o con l'utilizzo di una spillatrice, in maniera che non siano intelleggibili da estranei, ed indirizzati al debitore. Inoltre il contenuto del messaggio dovrebbe rispettare quanto disposto dal Garante per la Privacy in tema di recupero crediti. Ecco di seguito, invece, un esempio di avviso scorretto: In questo caso, oltre ad essere l'avviso aperto e leggibile da chiunque, il recuperatore minaccia azioni sproporzionate, e di competenza esclusiva del creditore mandatario. Siffatta condotta, oltre a costituire una violazione del dettato del Garante per la Privacy, potrebbe andare ad integrare gli estremi per il reato di estorsione. Il debitore che dovesse ricevere un avviso simile non dovrebbe gettarlo, ma [ ... leggi tutto » ]